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Ora le destre si scusino con la giudice Apostolico

Last updated: 02/08/2025 10:50
By Redazione 122 Views 4 Min Read
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C’è da scommettere che nessuno dal governo sentirà il bisogno di scusarsi per gli attacchi alla giudice Apostolico

Errare è umano, perseverare è diabolico. Specie quando, di fronte all’evidenza, si continua a distorcere la realtà. Era chiaro a tutti meno che al governo, d’altra parte, che il Protocollo Italia-Albania facesse acqua da tutte le parti.

Ma non sono bastati la normativa europea, le sentenze della magistratura e gli allarmi dei costituzionalisti a fermare i giureconsulti dell’esecutivo.

Implacabili pure di fronte al verdetto della Corte Ue che ieri ha messo la pietra tombale sull’esperimento albanese costato quasi un miliardo di euro dei contribuenti italiani.

Soldi sprecati, a conti fatti, per alimentare la vorace macchina della propaganda sovranista.

I giudici europei non hanno fatto che ribadire le conclusioni dei colleghi italiani. E cioè che la designazione di un Paese di origine “sicuro” deve poter essere oggetto di un controllo giurisdizionale effettivo. La Corte non esclude affatto che l’elenco dei Paesi sicuri possa essere redatto dal governo con un atto legislativo nazionale. Ma stabilisce che in questo elenco non possono essere ricompresi gli Stati che non assicurino una protezione sufficiente a tutta la popolazione. E questa verifica, su ricorso dell’interessato, non può che essere demandata alla giurisdizione.

Se così non fosse, peraltro, nulla impedirebbe per assurdo ad un esecutivo di inserire nella lista dei Paesi sicuri, l’Ucraina o la Palestina – dove piovono bombe ogni giorno – sulla base di una discrezionalità politica che, qualora insindacabile, priverebbe il richiedente asilo di ogni tutela contro il potere amministrativo dello Stato.

Un’ovvietà che il nostro governo si rifiuta di accettare perfino ora che la Corte Ue l’ha ribadita. Finché le regole saranno quelle vigenti, i centri oltre Adriatico non “fun-zio-ne-ran-no”, a dispetto degli impegni presi da Meloni.

Era stata la giudice Apostolico a sconfessare per prima il modello Albania. Il trattamento riservatole dalle destre è cronaca di quei giorni. Ma c’è da scommettere che nessuno dal governo sentirà il bisogno di scusarsi per gli attacchi che le furono rivolti. Solo per aver fatto il suo lavoro. Un ottimo lavoro, a leggere la sentenza della Corte Ue.

Fonte LANOTIZIAGIORNALE .IT di Antonio Pitoni

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