Rompere le regole è sempre stato un argomento di discussione molto controverso.
Alcune persone lo vedono come un modo per portare cambiamenti, mentre altri lo vedono come un atto di ribellione.
Tuttavia, man mano che ci evolviamo e progrediamo, ci rendiamo conto che infrangere le regole non è sempre una cosa sbagliata.
In effetti, può essere un passo necessario verso la crescita, per un miglioramento o semplicemente per vedersi riconosce dei diritti, fino a quel punto negati.
Dobbiamo infrangere le regole per mettere in discussione lo status quo, sfidare persone e norme per provare a sbloccare delle soluzioni a vecchi problemi.
Senza infrangere le regole, rischiamo di rimanere bloccati all’interno di vecchi schemi.
Questo processo ci aiuta a capire i nostri limiti e spingerci oltre.
Ad esempio, i fratelli Wright infranserp le regole del volo inventando un nuovo design dell’aereo che ha sfidato la convenzione di allora e senza infrangere questa regola, non avremmo aerei come li conosciamo oggi.
La rottura delle regole ci consente di affrontare i problemi da diverse angolazioni, portando a idee e soluzione nuove e innovative.
Ad esempio, Picasso ha infranto le regole dell’arte tradizionale creando realizzando dipinti astratti che hanno sfidato lo status quo.
Ciò ha portato allo sviluppo di nuovi movimenti artistici e stili.
Ad esempio le tante infrazioni delle regole dei vari movimenti per i diritti civili ha, che hanno infranto le regole della segregazione e della discriminazione, hanno portato a cambiamenti significativi nella società, apertheid, aborto, divorzio, diritti civili etc etc..
La rottura delle regole porta il cambiamento, su questo non vi dubbio alcuno.
Certe regole vengono invece create per mantenere l’ordine e la stabilità, ma a volte possono essere un ostacolo al progresso e al riconoscimento di propri diritti.
La rottura delle regole ci consente di sfidare lo status quo e di provocare modifiche necessarie.
Rompere le regole non è sempre una brutta cosa, fidatevi.
Tuttavia, è importante ricordare che infrangere le regole non dovrebbe essere fatto per motivi di pura ribellione, ma piuttosto come mezzo per provocare cambiamenti positivi a vantaggio di tutti.
Abbiamo una bellissima Costituzione che va rigorosamente salvaguardata a cominciare dall’Art. 17. I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi.
Art. 21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Pertanto nessuno pensi inoltre di intimorire i cittadini che criticano l’operato dei politici, con querele o semplici minacce, diverse sentenze, anche recenti, hanno dimostrato, con archiviazioni chiare e nette che è sbagliato.
Rimanere fermi e inermi, agevola solo coloro che hanno vorrebbero cambiare regole e condizioni, che non vogliono che vengano stravolte perchè ciò metterebbe in discussione il loro operato.
Certe libertà porrebbero anche fine al loro strapotere e quello dei loro amici asserviti.
Ecco perchè una sana e civile infrazione delle regole è delle volte necessaria.
Il tutto ovviamente senza mai scadere in atti di violenza.
A mali estremi, estremi rimedi. Ad Maiora