Il sottosegretario Claudio Durigon ha parlato delle manovre in vista della prossima legge di bilancio: c’è l’obiettivo età
Si torna a parlare di aumento dell’età pensionabile e in vista della prossima legge di bilancio il governo Meloni dovrà prendere una decisione: blocco sì o blocco no? Il sottosegretario al ministero del Lavoro e delle politiche sociali, Claudio Durigon, ha dato delle anticipazioni in tal senso mostrando la direzione che intende prendere l’esecutivo.
L’età pensionabile su cui è al lavoro il governo per il 2026
Sul fronte previdenziale, “nei prossimi anni avremo sempre più lavoratori che andranno in pensione con il sistema contributivo e con assegni che saranno più bassi”, dice Durigon dal Meeting di Rimini, in un’intervista al Sussidiario.net.
“Occorre un meccanismo che incentivi l’investimento sulla futura pensione, tramite il secondo pilastro”. Da qui la conferma dell’uscita anticipata a 64 anni con almeno 25 anni di contributi: “Cercheremo di rafforzare questo canale. Mi sembra che tra l’altro la soglia individuata dei 64 anni possa essere giusta e adeguata rispetto all’attuale mondo del lavoro”.
“Opzione donna andrebbe rafforzata perché oggi risulta una misura poco efficiente e ha avuto scarso appeal. Quota 103, invece, visto anche lo scarso utilizzo, non penso possa rappresentare una forma ottimale di flessibilità in uscita”, ha aggiunto, annunciando anche la disponibilità del ministro Giorgetti a inserire nella manovra il decreto per congelare l’aumento dei requisiti pensionistici dal 2027.
Perché l’età pensionabile aumenta per legge
In assenza di interventi del governo, l’età pensionabile di 67 anni varrà per tutto il 2026. Dall’1 gennaio 2027 la si dovrà invece adeguare all’aspettativa di vita, che è in crescita. In alternativa, chi compie 71 anni con 5 di contributi effettivi può andare in pensione a prescindere dall’importo raggiunto. L’assegno cambia e dipende anche dall’andamento dell’economia italiana.
Ma l’età a cui si va in pensione è legata all’aspettativa di vita. Ogni anno l’Istat la ricalcola: l’ultima, basata sul 2023 e ricavata nel 2024, è di 81,3 anni per gli uomini e 85,3 per le donne. Secondo la proiezione fatta dalla Ragioneria generale dello Stato, da qui al 2084 l’età pensionabile aumenterebbe come evidenziato nella tabella sotto.

Secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio non è una buona idea rinviare l’adeguamento dell’età pensionabile.
Durante un’audizione parlamentare, la presidente Lilia Cavallari ha affermato che “è importante che venga mantenuto l’adeguamento automatico all’aspettativa di vita dei requisiti anagrafici e contributivi minimi per l’accesso al pensionamento al fine di attenuare l’aumento dell’indice di dipendenza dei pensionati ed evitare che le pensioni risultino troppo basse, con conseguenti pressioni sugli istituti assistenziali”.
Fonte Today economia
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