24 ore di bombardamenti, poi sospesi: 253 feriti. Ben Gvir: “Distruggiamoli”. La relatrice dell’ONU Albanese: “63 Paesi complici di genocidio, anche l’Italia”. Massari: “Rapporto privo di imparzialità”. Israele: “È una strega”
Trump: “Attacco israeliano è atto di rappresaglia”
Il presidente degli Stati uniti Donald Trump ha dichiarato che il recente attacco israeliano contro la Striscia di Gaza, che ha provocato oltre 100 morti, è stato un atto di rappresaglia e che il cessate il fuoco nella regione è ora tornato in vigore. Israele “ha avuto un cecchino e un suo soldato ucciso, e ha reagito con una rappresaglia, quindi vedremo. Ma sì, c’è un cessate il fuoco. Tutto è tornato al cessate il fuoco” ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell’Air Force One.
Attacchi israeliani a Gaza, Medici Senza Frontiere: “Curati centinaia di feriti”
Il team di Medici Senza Frontiere (MSF) nella Striscia di Gaza hanno prestato soccorso a centinaia di pazienti gravemente feriti durante gli attacchi delle forze israeliane che hanno causato un numero allarmante di vittime civili. MSF ha curato i feriti negli ospedali Al Aqsa, Nasser e Al Shifa. Lo riporta un comunicato. “Quando sono arrivato al pronto soccorso, la situazione era disperata. Non c’è dubbio che si tratti di un attacco contro i civili, con così tanti bambini feriti e uccisi. Possiamo davvero chiamarlo cessate il fuoco?” ha dichiarato il dr. Morten Rostrup, medico di MSF in azione presso l’ospedale Al-Aqsa dove sono stati assisti 77 feriti, alcuni dei quali poi trasferiti all’ospedale da campo di MSF. “Una donna, con una ferita alla testa e alla gamba, era in stato di shock a causa di una forte emorragia. C’era un’altra donna con una lesione cerebrale e un’altra ancora con una lesione polmonare. Ho visto anche 3 bambini gravemente feriti” ha dichiarato il medico.
Albanese: “Italia complice di genocidio a Gaza”. Maurizio Massari: “Rapporto privo di credibilità e imparzialità”
La relatrice speciale dell’Onu Francesca Albanese ha consegnato un rapporto di 24 pagine alle Nazioni Unite nel quale si afferma che Israele ha lasciato la Striscia “strangolata, affamata e distrutta”. E ha “accusato l’Italia di essere – insieme ad altri 62 Paesi, tra cui gli Stati Uniti – di essere complici del genocidio in corso a Gaza”. L’ambasciatore italiano al palazzo di vetro Maurizio Massari ha respinto le accuse bollando il rapporto come “totalmente privo di credibilità e imparzialità”. Il rappresentante israeliano ha definito Albanese “una strega malvagia”.
Le accuse di Albanese, il nuovo caso in dettaglio
La giurista italiana Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite, ha scatenato un nuovo scontro internazionale alle Nazioni Unite, accusando formalmente 63 Paesi – tra cui l’Italia e gli Stati Uniti – di essere complici del genocidio in corso a Gaza.
La bufera è scoppiata in seguito alla presentazione di un suo rapporto di 24 pagine alla Terza Commissione dell’Assemblea Generale dell’ONU. Nel documento, Albanese esamina il ruolo di questi Stati terzi nell’aver “armato, fondato e protetto l’apartheid militarizzato di Israele, permettendo alla sua impresa coloniale di insediamento di metastatizzare in genocidio”.
La relatrice, intervenuta virtualmente dal Sudafrica a causa delle recenti sanzioni statunitensi che le impediscono di recarsi a New York, ha puntato il dito in particolare contro gli USA per la “copertura diplomatica” e contro gli Stati che hanno continuato le forniture belliche e facilitato il transito di armi verso Israele. Tra i Paesi citati figurano Germania, Francia, Gran Bretagna, Olanda, Polonia, Austria, Turchia e anche diversi Stati arabi, tra cui l’Egitto.
Le reazioni al rapporto sono state immediate e veementi, a partire dal governo italiano. L’ambasciatore italiano all’ONU, Maurizio Massari, ha dichiarato che “il rapporto è totalmente privo di credibilità e imparzialità” e che il suo contenuto eccede il mandato specifico del relatore speciale, in quanto non include indagini su altri Stati o giudizi sulla cooperazione tra Paesi terzi e la Corte Penale Internazionale (CPI).
L’attacco più duro è arrivato dal rappresentante permanente di Israele, Danny Danon, che ha accusato Albanese di diffondere “retorica antisemita” e l’ha apostrofata come una “strega fallita” il cui rapporto è solo “un’altra pagina del suo libro degli incantesimi”.
Francesca Albanese ha replicato con fermezza. Pur accettando l’epiteto di “strega”, ha lanciato una stoccata a Danon, affermando che se avesse poteri magici, li userebbe “per fermare i vostri crimini una volta per tutte e per assicurarmi che i responsabili finiscano dietro le sbarre”. Ha poi espresso sorpresa per l’Italia, suo Paese d’origine, che si è unita al coro di critiche senza fondamento, e ha concluso con un messaggio di speranza al popolo palestinese: “La vostra resilienza è onorata e il mondo si sta risvegliando con voi e sarà al vostro fianco, come ha fatto con il Sudafrica fino alla vostra liberazione”. Parole accolte con un lungo applauso.
Il caso ha avuto risonanza anche nel dibattito politico interno italiano, con Fratelli d’Italia che l’ha accusata di screditare l’ONU, mentre Alleanza Verdi e Sinistra e il Movimento 5 Stelle le hanno espresso solidarietà.
Xi loda Trump per la tregua a Gaza
“Apprezzo il tuo grande contributo al recente cessate il fuoco a Gaza”: lo ha detto Xi Jinping nell’incontro con Donald Trump in Corea del Sud, aggiungendo che anche Pechino ha promosso colloqui di pace per altre questioni critiche.
Fonte rainews.it
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