Un pubblico commosso e gratificato ha tributato un caloroso applauso a tutti gli intervenuti al gruppo di lettura Incontriamoci in Biblioteca di ieri sera, a San Cataldo.
Una sala Borsellino affollatissima ha potuto sentire forte i battiti del cuore, ascoltando i coristi di Diapason, diretti dal maestro Gabriele Ferrara.
Il coro Diapasong ha proposto, a cappella, brani di Elvis Presley, dei Coldplay, di Cohen e brani tratti da colonne sonore di Disney. E qui si è aperta una ricca discussione sul valore e il significato che assumono quelle che sembrano semplici e facili canzoni, ma che hanno dietro di loro tanti significati e culture.
Il piano della metafisica è stato toccato dal maestro Tabone e il suo interlocutore, maestro Gurrieri, a proposito delle splendide sculture e pitture dell’artista sancataldese. Così Gurrieri ha concluso circa l’arte di Tabone: ” L’arte del maestro Tabone è Arte sublime, che va non soltanto meramente osservata, ma deve essere attentamente contemplata con cuore e con mente…”
La scrittrice Natya Migliori ha discusso con Gianfranco Cammarata sul tema, molto toccante e fortemente emozionale, delle miniere, parlando del suo ” La gabbia e il cielo “, un profondo lavoro da lei condotto intervistando gli uomini che all’interno delle miniere hanno lavorato e che ne parlavano per personale conoscenza.
Tante conoscenze, tutte raccapriccianti, per la gran mole dei dolori accumulati durante gli anni, durante i quali le disgrazie si succedevano ripetutamente. Ed è emersa la quasi sconosciuta realtà di qualche ” carusa ” al lavoro insieme a coetanei maschi.
“La gabbia e il cielo ” è una drammatica evidenza di quella realtà, grazie alle fotografie di Lello Fargione e Avarino Caracò.
Anche Attilio Bolzoni ha discusso con Gianfranco Cammarata sul tema delle miniere, ma con lo sguardo rivolto a quella realtà partendo dai propri ricordi adolescenziali, arricchiti successivamente dai suoi studi sulla ingombrante presenza della mafia all’interno ( e all’esterno….) delle miniere del centro Sicilia.
Bolzoni ha ricordato anche i livelli di intreccio fra il lavoro estrattivo e la politica, non solamente quella siciliana, ma anche quella che conduceva a piste romane, partendo dal ruolo attivo di politici non di origine isolana.
A conclusione di una serata davvero molto sentita dal pubblico la.non vedente Agata Sciolino,ha declamato una sua poesia una lirica che ha lasciato un visibile segno fra gli astanti.
Il gruppo di lettura Incontriamoci in Biblioteca ha comunicato che il suo ultimo incontro estivo è fissato al giorno 25 luglio, per una serata di grande musica, organizzata in collaborazione con altre realtà di un territorio che ha davvero tanto da offrire
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