Schifani potrebbe rimuovere l’ass. Albano e non solo, facendo uscire la Dc dal governo regionale
Da quello che si apprende da varie fonti e indiscrezioni, il governatore sembra essere pronto a dare un forte segnale.
Sicuramente le ultime notti di Schifani sono trascorse tra mille pensieri per cercare di dare un segnale a quanto sta succedendo rispetto all’inchiesta di Palermo.
Oggi dovrebbe, nella seduta di giunta c’è da affrontare il tema e prendere decisioni importanti che potrebbero avere risvolti anche in altre giunte dove la Dc è rappresentata con propri assessori.
Le possibilità sono due.
La prima è quella della rimozione dell’ass. Nuccia Albano, fedelissima di Cuffaro, dell’assessorato alla Famiglia, quello più coinvolto nelle tante intercettazioni, dove la dirigente generale Letizia Di Liberti, accusata dai pm per le soffiate sui bandi a Cuffaro, è stata già sospesa dall’incarico, ma non solo lei, anche la Albano, più volte citata nelle intercettazioni anche se non indagata
La seconda possibilità è quella di una rottura totale con la Dc revocando anche le deleghe di Andrea Messina, assessore alle Autonomie locali, eliminando del tutto la Dc dal governo.
Su questa seconda possibilità la prudenza la fa da padrona in quanto comporterebbe una rottura totale con Cuffaro.
Certo, sarebbe un modo per dare con forza una risposta all’opinione pubblica, che è molto indignata, ma per Schifani sarebbe correre il rischio di perdere un pezzo importante sostegno di una maggioranza non troppo solida.
Ovviamente, per toglierlo da questo imbarazzo meglio sarebbero le loro dimissioni, anche se dalle dichiarazioni fatte dalla segreteria della Dc non sono neanche pensate.
Pare che in questo giorno tra Schifani e Cuffaro, non ci siano stati contatti, essendo il primo molto irritato di quanto sta succedendo e dopo quanto si è letto riguardo ai giudizi espressi da Cuffaro e da Saverio Romano in un colloquio intercettato.
Non si pensa, almeno per il momento a sostituzioni, Schifani manterrebbe per sé l’interim, probabilmente per entrambi gli assessorati, in attesa che molte cose all’interno della maggioranza si chiariscano.
Sarebbe anche un rispondere a Raffaele Lombardo che nell’intervista di ieri su La Sicilia proponeva un azzeramento della
Giunta, anche se Schifani ha risposto “Non mi faccio tirare per la giacchetta, le carte continuo a darle io”
Eppure la proposta del leader dell’Mpa convince anche altri rappresentanti del centrodestra.
Ma l’azzeramento proposto da Raffaele Lombardo non piace a Fratelli d’Italia, Luca Sbardella, commissario del partito in Sicilia, sostiene che non avrebbe senso “punire” assessori che hanno lavorato bene.
Ovviamente da parte sua si teme che se la “pulizia” venga fatta a fondo anche FdI, avrebbe qualche
timore sulla permanenza in giunta di Elvira Amata, indagata per corruzione a Palermo) in giunta.
Schifani però non sembra però intenzionato ad andare oltre, non lo ha fatto sino ad ora, anche perché se si dovesse affrontate in toto la questione morale, ci sarebbe da trascinarvi dentro anche il leghista Luca Sammartino, che è imputato in un paio di processi per corruzione elettorale a Catania.
Sicuramente da più parti è stata sollevata l’esigenza di un intervento che dia un segnale di rottura con certi usi e i costumi che sono ampiamente emersi dall’inchiesta.
Ci sono anche voci, non con l’ipotesi di dimissioni del governatore e di conseguenza di andare ad elezioni anticipate.
Qualcuno della maggioranza pensa che forse sarebbe il modo migliore per porre fine a questa situazione e ai contrasti nella maggioranza, seguendo l’esempio calabrese di Occhiuto.
Ma il centrodestra, o almeno buona parte, ritiene che Schifani ha governato bene e che non può pagare per colpe non sue, anche se alla fin fine le persone scelte hanno dato un’immagine non certo positiva della sua giunta e della Sicilia in generale.
Intanto domani l’opposizione manifesterà proprio davanti a Palazzo d’Orléans per chiedere le dimissioni del governatore, mentre in Tribunale un primo gruppo di indagati risponderà alle domande dei magistrati palermitani, mentre le audizioni di Cuffaro e Romano sono previste per venerdì 14.
Oggi è sicuramente la settimana “calda” per Schifani, perchè quanto uscito fuori dalla intercettazione hanno restituito fatti gravi sia sotto l’aspetto delle presunte illegalità, ma anche dei rapporti difficili nella stessa della maggioranza.
Oggi probabilmente se ne saprà di più e non è da escludere che certe scelte possano avere ripercussioni anche altrove, chissà magari anche a Caltanissetta, come successo dopo il “litigio” tra Schifani e Salvini, che portò, anche se non fu mai ammesso, al “licenziamento” dell’ass. Aiello. Ma questa è un’altra storia che probabilmente racconteremo in un secondo tempo. Ad Maiora
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