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Sciopero generale 3 ottobre, Garante: “Illegittimo”. Salvini: “Non utili prove di forza”

Last updated: 02/10/2025 17:55
By Redazione 94 Views 12 Min Read
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Con le operazioni di abbordaggio da parte di Israele alle barche della missione umanitaria, che si stavano avvicinando sempre più alla Striscia di Gaza, è salita ancor di più l’attenzione per le mobilitazioni pro-Flotilla nelle città italiane. Proclamato per venerdì 3 ottobre uno sciopero generale da Usb e Cgil, ma nel pomeriggio è arrivato lo stop della Commissione di garanzia sugli scioperi, che ha definito “illegittimo” lo sciopero proclamato per domani poiché “in violazione dell’obbligo legale di preavviso”. Il ministero delle Infrastrutture e trasporti però fa sapere che “in questa fase delicata, Salvini non ritiene utili prove di forza e anzi si appella a sindacati, lavoratori e organizzazioni affinché scelgano la responsabilità e il rispetto delle regole”.

Contents
Garante: “Illegittimo sciopero generale senza preavviso”Salvini: “Non utili ora prove di forza”Lo sciopero generaleIn programma oltre 100 corteiAnche la Fiom per lo sciopero generaleLo scontro politico sullo scioperoLo scontro tra Meloni e LandiniTajani: “Sciopero legittimo ma siamo contro violenza”La protesta dilaga tra gli studentiIl corteo nazionale a RomaSi precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.                                                 

Garante: “Illegittimo sciopero generale senza preavviso”

Nel dettaglio la Commissione di garanzia sugli scioperi, riunitasi oggi, ha valutato illegittimo lo sciopero generale proclamato per domani, 3 ottobre, “in violazione dell’obbligo legale di preavviso, previsto dalla Legge 146/90″. Lo si legge in una nota in cui si precisa che nel provvedimento adottato, il Garante ha ritenuto “inconferente il richiamo dei sindacati proclamanti all’art. 2, comma 7, che prevede la possibilità di effettuare scioperi senza preavviso solo ‘nei casi di astensione dal lavoro in difesa dell’ordine costituzionale, o di protesta per gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori'”. L’Autorità ha quindi inviato un’indicazione immediata alle organizzazioni sindacali, ricordando che “il mancato adeguamento comporta, tra l’altro, l’apertura di un procedimento di valutazione del comportamento“.

Salvini: “Non utili ora prove di forza”

Poco dopo il ministero delle Infrastrutture e trasporti in una nota ha fatto sapere che “in questa fase delicata, Salvini non ritiene utili prove di forza e anzi si appella a sindacati, lavoratori e organizzazioni affinché scelgano la responsabilità e il rispetto delle regole”. Il ministero ha anche annunciato che “il vicepremier e ministro Matteo Salvini è intenzionato a presentare una informativa sugli scioperi nel settore trasporti nel Consiglio dei Ministri previsto questa sera. In particolare, anche alla luce dell’intervento della Commissione di Garanzia, l’indicazione è proporre una revisione della normativa vigente sugli scioperi e in particolare delle sanzioni previste per chi incrocia le braccia senza rispettare le regole (ad oggi da 2.500 a 50mila euro)”. 

Lo sciopero generale

I sindacati Cgil e Usb, come detto, hanno proclamato uno sciopero generale per domani, venerdì 3 ottobre. “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema – ha detto la Cgil – Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano  abbia  abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali“. Durante lo sciopero generale, fa sapere il sindacato, “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”. Nel motivare lo sciopero la Cgil aggiunge che lo stop alla Flotilla è “un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati”. “Israele attacca il diritto internazionale. Ora e il momento di bloccare tutto”, ha sottolineato l’Usb.

In programma oltre 100 cortei

La Cgil ha fatto sapere che sono oltre 100 i cortei in programma in tutta Italia in occasione dello sciopero generale “in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e a sostegno della popolazione di Gaza”. Al corteo di Roma, con concentramento previsto alle ore 8:30 in piazza Vittorio e arrivo in piazza dei Cinquecento, parteciperà il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Il leader della Cgil terrà un punto stampa in testa al corteo intorno alle ore 9:15, poco prima della partenza. 

Anche la Fiom per lo sciopero generale

Anche la Fiom partecipa allo sciopero generale indetto dalla Cgil per venerdì 3 ottobre e sarà in piazza in tutte le città “per sostenere la Global Sumud Flotilla e per fermare il genocidio del popolo palestinese”, si legge in una nota. “L’aggressione dell’esercito israeliano contro decine di navi civili impegnate in un’azione solidale e umanitaria verso le popolazioni della striscia di Gaza è di una gravità estrema e senza precedenti. Come sempre le metalmeccaniche e i metalmeccanici sono in prima linea nella lotta contro la guerra, per l’umanità, per la dignità, per la solidarietà e il ripristino del diritto internazionale. Chiediamo al Governo italiano di intervenire per difendere l’esercizio dei diritti costituzionali dei propri cittadini impegnati in un’azione umanitaria, sanzionare il Governo Netanyahu, bloccare gli accordi commerciali e militari con Israele e per riconoscere formalmente lo Stato di Palestina”.

Lo scontro politico sullo sciopero

In mattinata il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, aveva detto:  “Non permetteremo che Cgil ed estremisti di sinistra portino in Italia il caos. Non tollereremo nessuno ‘sciopero generale improvviso'”. “L’orientamento della Commissione di Garanzia per gli scioperi, infatti, – spiega – ha già stabilito che la motivazione addotta dai sindacati non rientra nei casi che giustificano il mancato preavviso“. Salvini, si legge in una nota del Mit, “vuole evitare che una minoranza irresponsabile possa danneggiare milioni di italiani”.

Lo scontro tra Meloni e Landini

E sullo sciopero c’è da registrare anche l’attacco della premier Giorgia Meloni, che da Copenaghen ha detto: “Mi sarei aspettata che i sindacati almeno su una questione che reputavano così importante” come Gaza “non avessero indetto uno sciopero generale di venerdì. Il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme“. Parole a cui ha risposto duramente il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: “La presidente del Consiglio dovrebbe portare rispetto a chi paga le tasse e a chi lavora“. Dire che con lo sciopero si cerca il ‘weekend lungo’, “è un’offesa”.Per Landini “sono in discussione i valori della democrazia, il diritto delle persone di vivere in pace. Una persona normale e un sindacato che è fatto di valori non può stare a guardare”, ha aggiunto ricordando che “nel 1943 per dire no alla guerra furono i lavoratori e le lavoratrici ad usare strumento dello sciopero” per ristabilire pace e democrazia. 

Tajani: “Sciopero legittimo ma siamo contro violenza”

Dello sciopero ha parlato anche il ministro degli esteri Antonio Tajani, in replica al Senato sulla situazione a Gaza: “Noi non abbiamo mai detto che siamo contro il diritto di sciopero, è un diritto costituzionale e nessuno si può permette di impedire uno sciopero legittimo ma è legittimo anche criticare. Certo le manifestazioni avrei volute vederle per il Sudan, per altre parti del mondo…In ogni caso vorrei che le manifestazioni si concludano in modo pacifico”. Il vicepremier ha aggiunto che “lo sciopero è una manifestazione pacifica…però però anche ieri i cori ‘tutti odiano la polizia’ e anche stamattina la polizia aggredita a Bologna.. non saranno i lavoratori tranquilli ma se i violenti se la prendono con i poliziotti io sto sempre dalla parte delle forze dell’ordine. E dall’opposizione né qui né al Senato ho sentito parole di critica contro i violenti”.

La protesta dilaga tra gli studenti

Intanto da stamattina si reigstrano diverse occupazioni, i sit in e le iniziative davanti alle scuole e negli atenei per protestare su quanto accaduto alla Flotilla. “La facoltà di Lettere è bloccata”, scrivono gli studenti di Cambiare rotta postando alcuni video davanti alla facoltà a La Sapienza. E mostrano la facoltà vuota aggiungendo: “Pronti allo sciopero di domani”. “Palazzo nuovo è occupato la didattica è bloccata”, scrivono gli studenti di Cambiare rotta a Torino. “Minghetti bloccato perchè la Flotilla è stata attaccata”, si legge da Bologna dove gli studenti di molte scuole sono scesi in piazza. Gli studenti dell’Università Statale di Milano hanno occupato l’ateneo e si dichiarano pronti per lo sciopero generale convocato per domani a seguito dell’abbordaggio della Global Sumud Flotilla. Vengono annunciate inoltre assemblee straordinarie al Balbi e un picchetto al Ruffini a Genova. Assemblee anche in scuole romane come al Morgagni.

Il corteo nazionale a Roma

Intanto, alla luce delle proteste sono finiti nelle ultime ore sotto la lente gli ambienti più ‘caldi’, a partire dai movimenti studenteschi e antagonisti. Scandagliati anche i canali social dove i vari gruppi stanno chiamando a raccolta per le nuove dimostrazioni, in vista del corteo nazionale di sabato che sfilerà per le vie del centro della Capitale: da Porta San Paolo a San Giovanni. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha convocato nei giorni scorsi al Viminale prefetti e questori di Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna per fare il punto sulla situazione. Le indicazioni sono quelle di innalzare lo sforzo infoinvestigativo per prevenire disordini, dialogare al massimo con gli organizzatori per isolare i violenti, presidiare gli obiettivi sensibili, a cominciare da quelli israeliani ed ebraici. Per mettere a punto il dispositivo da impiegare sabato a Roma c’è stata già una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in prefettura e venerdì è in programma un tavolo tecnico in Questura.

Fonte SkyTg24

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