“Si è concluso il Simposio sulla Morte Improvvisa, tra musica scienza e filosofia. Contenuti di altissimo spessore scientifico e culturale. Con a capo il Prof Carlo Pappone con il suo seguito di allievi che ha voluto raccogliere assieme a me a Caltanissetta. Presenti anche i Teologi Don Massimo Naro e Padre Alessandro Rovello oltre il Diacono M. Santagati e il Pastore Valdese G. Bernardini.
Preziose le considerazioni di carattere filosofico di Giorgio Cerquetti e Domenico Scoglietti.
Ospite speciale Pippo Franco con il suo punto di vista artistico sulle ragioni della vita e della morte.
Un ringraziamento va al Seminario Vescovile ed a tutti i suoi operatori ed infine ad Ilenia Scimè della Biba”.
Così scrive il dott. Luigi Scarnato sulla sua pagina Facebook.
Il congresso si è sviluppato attraverso cinque sessioni: dalla teologia alla medicina sino alle conclusioni in ambito giuridico.
Tra i contributi più rilevanti, la lettura magistrale del professore Carlo Pappone del Policlinico San Donato Milanese, tra i pochi elettrofisiologi al mondo capace di trattare una delle cause più temibili di morte improvvisa anche in età pediatrica, ovvero la Sindrome di Brugada.
“La morte improvvisa nei bambini è molto rara, un bambino su 100mila. Le morti improvvise si verificano spesso tra i 15 e i 35 anni e sono quelle legate a malattie genetiche in particolare.
Oggi esistono molti metodi per individuare i pazienti a rischio di morte improvvisa, le terapie stanno facendo degli avanzamenti molto importanti. Oggi – ha conclusoil prof. Pappone – la metà delle morti improvvise può essere sia prevenuta che trattata”.
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