Il premier israeliano: “Chiunque ci attacchi noi lo attacchiamo”. Teheran avverte: “In caso di rappresaglia nostra risposta sarà più forte e più potente”. Colloqui con la Casa Bianca sulla risposta israeliana. Oggi riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu.
“L’Iran ha commesso un grosso errore e pagherà per questo“. Sono durissime le parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu in apertura della riunione del gabinetto di sicurezza dopo l’attacco con 200 missili sferrato dall’Iran contro Israele. “Rispetteremo la regola che abbiamo fissato: chiunque ci attacchi, noi l’attaccheremo“, ha scandito.
“Il regime iraniano non capisce la nostra determinazione a difenderci e la nostra determinazione a rispondere ai nostri nemici. Sinwar e Deif (leader di Hamas, ndr) non l’hanno capito, Nasrallah e Shukr non l’hanno capito, e probabilmente c’è chi a Teheran non lo capisce. Lo capiranno”, ha avvertito.
L’attacco è “fallito” ed è stato “sventato grazie al sistema di difesa aerea israeliana, che è il più avanzato nel mondo”, ha rivendicato Netanyahu, che ha esortato “le forze del bene nel mondo” a unirsi contro Teheran. “Devono stare al fianco di Israele, la scelta non è mai stata così chiara tra la tirannia e la libertà, tra benedizione a maledizione”.
Israele è in movimento e l’asse del male è in ritirata – ha concluso – Faremo tutto il necessario per continuare questa tendenza, per raggiungere tutti gli obiettivi della guerra, anzitutto il ritorno dei nostri ostaggi e assicurare la nostra esistenza ed il nostro futuro”.