La premier è stata accolta da applausi scroscianti. Nel suo discorso il tema del Medio Oriente: “Condanniamo l’uccisione dei giornalisti. Hamas rilasci gli ostaggi. Israele fermi i coloni”
Tra due ali di folla, la premier Giorgia Meloni è arrivata al Meeting di Rimini poco prima di mezzogiorno. Al suo ingresso nella Fiera è stata accolta da applausi scroscianti e gli immancabili “Brava Giorgia”.
MELONI: “I NOSTRI VALORI CONTRO L’OMOLOGAZIONE GLOBALE”
“Con Eliot e Atreju siamo di fronte a una potente metafora della nostra epoca, in cui ci vogliono tutti omologati, trasformando ognuno di noi in un consumatore, un individuo senza identità, memoria e appartenenza religiosa. Individui nella cui esistenza non c’è più nulla per cui valga la pena impegnarsi e combattere”. Lo dice Giorgia Meloni, parlando al meeting che ha definito “piazza di dialogo”. “Noi siamo chiamati nei deserti fisici ed esistenziali di questi tempi a costruire con mattoni nuovi il nostro sistema di valori”, afferma.
MELONI: “SIAMO MODELLO DI STABILITÀ E SERIETÀ”
“L’Italia non è più considerata la malata d’Europa, siamo un modello di stabilità e serietà di governo”, continua Meloni. “Anche la stampa internazionale ci considera un’anomalia positiva”, aggiunge.
MELONI: “CONDANNIAMO UCCISIONE GIORNALISTI. HAMAS RILASCI OSTAGGI, ISRAELE FERMI COLONI”
La presidente Meloni commenta, poi, la situazione in Medio Oriente: “Condanniamo l’uccisione dei giornalisti a Gaza e l’inaccettabile attacco alla libertà di stampa”. E aggiunge: “Hamas rilasci gli ostaggi, Israele termini gli attacchi e fermi i coloni in Cisgiordania, consenta l’accesso degli aiuti alla Striscia di Gaza”.
MELONI: “REAZIONE DI ISRAELE OGNI OLTRE LIMITE”
“Non abbiamo esitato a difendere l’indipendenza di Israele, allo stesso tempo non possiamo tacere ora davanti a una reazione andata ben oltre il principio di proporzionalità, mietendo vittime innocenti e minacciando le comunità cristiane, mettendo a repentaglio la soluzione storica dei due popoli e due stati”, continua.
MIGRANTI. MELONI: “NESSUN POLITICO NÉ GIUDICE FERMERÀ NOSTRE BATTAGLIE”
“Ogni tentativo che verrà fatto di impedirci di governare” il fenomeno della migrazione “con serietà e determinazione sarà rispedito al mittente. Non c’è giudice, politico o burocrate che possa impedirci di far rispettare la legge dello Stato italiano, di garantire la sicurezza dei nostri cittadini, di combattere gli schiavisti del terzo millennio, di salvare vite umane”, aggiunge Meloni nel suo discorso.
DROGA. MELONI: “FA SCHIFO E DISTRUGGE LA VITA”
“La droga fa schifo, distrugge la vita, ti riduce a uno schiavo– dice ancora la premier-. Dall’altra parte, se cadi nella dipendenza e chiedi aiuto non sei perduto, trovi qualcuno disposto a prenderti per mano. Come a San Patrignano, dove sarò loro ospite tra poco“.
FAMIGLIA. MELONI: “CASE A PREZZI CALMIERATI PER GIOVANI COPPIE”
“Di fronte alla glaciazione demografica delle società occidentali, noi abbiamo scelto di combattere quel declino. Faremo di tutto per aiutare la famiglia e riconoscere la genitorialità come un valore sociale da riconoscere e valorizzare. Annuncio che una delle priorità su cui vogliamo lavorare insieme a Salvini è un grande piano casa a prezzi calmierati per le giovani coppie, perché senza una casa è molto più difficile costruire una famiglia”, dichiara Meloni.
MELONI: “PRIORITÀ ABBASSAMENTRO STRUTTURALE COSTO ENERGIA”
“L’obiettivo principale e più ambizioso che mi pongo è l’abbassamento strutturale del costo dell’energia che pesa come un macigno sulla competitività italiana”, promette la presidente.
MELONI: “AVANTI CON PREMIERATO, GARANZIA DI GOVERNABILITÀ”
“Andremo avanti con la riforma del premierato, perché pensiamo che l’elezione diretta del premier è
la garanzia più solida per stabilità, governabilità e competitività”, conclude Meloni.
DOPPIA STANDING OVATION PER MELONI AL MEETING DI RIMINI
Doppia standing ovation per la premier Giorgia Meloni oggi al Meeting di Rimini. La prima preventiva, per così dire, prima che la presidente del Consiglio salga sul palco. La seconda, la più lunga, al termine del suo intervento, durato quasi un’ora. Più volte il suo discorso è stato interrotto dagli applausi della platea: i più fragorosi quando ha toccato i temi dell’immigrazione, della riforma della giustizia, della difesa della famiglia tradizionale, della lotta alla droga e sulla guerra tra Israele e Palestina.
Fonte Agenzia Dire www.dire.it
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