L’eterno problema del randagismo, si arricchisce di un nuovo episodio
A scatenare il tutto un post dell’assessore Falcone che su Facebook pubblica questo post del 31 Gennaio scorso.

Immediata la reazione di alcuni volontari che non accettano quanto pubblicato dall’assessore, già presidente dell VI° Commissione che, nella passata legislatura, si era molto impegnata a stilare il regolamento sul randagismo, e che la vede adesso protagonista, con precisa delega e che , a suo dire, si sta impegnando nel completare il regolamento.
Il post, non è piaciuto nei contenuti, soprattutto a chi da anni si prodiga solo ed esclusivamente per l’amore vero i cani, senza scopo di lucro, mettendo tanto amore, dedizione, come anche tempo e denaro, di conseguenza la risposta, con annessi commenti di altri amanti degli animali in questione non è tardata ad arrivare.
Nel post, di una pagina Facebook dedicata esclusivamente al volontariato, come riportato nell’immagine della pagina, “animalista volontaria dell’Oasi dei pelosy” si legge:
“Matilde Falcone Assessore visto che il suo post non è commentabile (e aggiungerei INCOMMENTABILE, ma qui ci arriviamo dopo) lo commento qui, in democrazia e libertà di espressione e con la massima educazione.
Si denota palesemente dal suo stupore che lei dall’alto della sua scrivania e del suo ufficio non avrà MAI fatto un giro per le campagne nissene, per Gibil Gabib, per Niscima, per Delia e così via…perché se così fosse non sarebbe così stupita di sapere che ogni anno nascono centinaia e centinaia di cuccioli. Eh si, le do questa notizia strabiliante dal momento che sembra evidente che parliamo di città diverse, invece parliamo entrambe di Caltanissetta, REGGIA GOVERNATIVA DEL RANDAGISMO DELL’ENTROTERRA SICILIANO DA DECENNI. Di cui vi siete bellamente sbattuti (si può dire? Rimane italiano e mi sembra educato e fedele alla realtà) di questa tematica per anni e adesso spunta lei dalle sue luminose e borghesi stanze per cercare di INSINUARE COSA? Che noi volontari ci inventiamo i cani in laboratorio o li facciamo accoppiare per fare cucciolate da mandare in adozione e prenderci cosa? LA VANAGLORIA, premi, ringraziamenti, COSA?
Glielo spiego io perché è evidente che lei non sa di cosa stia parlando: la compassione e la soddisfazione di vederli amati a casa e non per le strade della sua disperata città dimenticata dall’amministrazione da illo tempore.
Lei dalla sua poltrona si è mai scomodata per salvare un cane? Ha la più pallida idea di cosa significhi e quanti sacrifici economici e di tempo questo necessita? Non mi serve la sua risposta perché la immagino già. Per me non ne ha idea, si vede da questo post di insinuazione nei confronti di chi si fa un mazzo cosi da anni per far adottare piu randagi possibili ed evitare che si riproducano cani in città, facendo accalappiare e sterilizzare le femmine a nostre spese. Sebbene l’Asp sostenga il costo delle sterilizzazioni, il tempo, è una spesa.
Ci sono funzionari comunali retribuiti per far sterilizzazioni a tappeto? No, lo fanno i volontari, attraverso il loro prezioso tempo e le loro fatiche.
Ci sono luoghi idonei per la degenza post operatoria delle cagne prima della reimmissione a parte le anguste e ridotte numericamente stanze del canile? Non mi sembra, difatti si occupano i volontari IN CASA LORO delle degenze post operatorie, ma lei che ne sa…
Lei e l’amministrazione tutta dalle vostre segrete stanze vi siete mai adoperati per fare campagne di sensibilizzazione per i vostri cittadini e organizzare giornate di ingresso nei canili per spronare all’adozione??? Non mi sembra! Perchè vedo, non solo i miei concittadini, ma soprattutto gli addetti all’amministrazione con bellissimi CANI DI RAZZA ACQUISTATI A CARO PREZZO. E sa anche perché i cittadini non adottano al canile?
Perche i nostri canili sono come il Parlamento europeo, l’ingresso è consentito quasi solo ai volontari, sotto richiesta oltretutto. I cittadini neanche sanno dove si trova il canile, perché viene tenuto come un prezioso tesoretto nascosto quale è. Quanto viene erogato per un cane al giorno? C’è davvero interesse nello svuotare quel posto? …mmmh come anche lei suggerisce direi: FACCIAMOCI 4 DOMANDE E DIAMOCI 4 RISPOSTE!
I cani vivono a dozzine in recinti da 4, non escono mai e non sono socializzati. Come pretende di far adottare cani che non hanno l’opportunità di conoscere persone e di conseguenza sono fobici o terrorizzati? Come pretende di far adottare cani che vengono rinchiusi li e non escono mai per una passeggiata e non sanno andare al guinzaglio e hanno paura di tutto e a volte sono anche mordaci?
Potrei continuare all’infinito a spiegarle cose di cui sembra evidente che lei non abbia la piu pallida idea, e questa non è un’illazione infondata, ma una certezza indotta da quel che ha scritto lei, oltre ad essere imbarazzante.
Ma devo tornare a occuparmi di far adottare i centinaia di randagi che vagano sul suo territorio dove non viene effettuato il minimo controllo delle campagne, dei pastori, dei mafiosi, dei delinquenti, delle vecchiette che hanno decine di cani a catena perché “si usava cosi”. Non ho ulteriore tempo da perdere, ma questo avevo bisogno di scriverlo, perché tutto si può dire, ma fare insinuazioni sui volontari che vi SVUOTANO la città di randagi, no, questo non lo accetto e non lo accettiamo.
Sarò ben lieta di leggere una sua risposta e capire a fondo ciò che lei si domanda nel suo post “da dove sono stati presi tutti questi cani dal territorio?”
Opera divina? Gli alieni? Ci dica a che forma di complottismo fa riferimento…
Infine, la invito…Venga a fare un po’ di volontariato con noi, magari dopo potrà riproporsi come assessore al randagismo…al momento mi sembra che le sue conoscenze in materia siano paupere, caduche, superficiali, appese a fili invisibili e fondate sulla base di nessuna evidenza concreta. E se le ha queste evidenze, le tiri fuori… ”
Interviene anche il consigliere Turturici che scrive: “: I volontari animalisti non solo non vanno messi in discussione, ma andrebbero ringraziati ogni singolo giorno per il lavoro instancabile che svolgono. Sono loro che, con sacrifici personali, economici e di tempo, cercano di tamponare una situazione che dovrebbe essere gestita dalle istituzioni. Sono loro che, senza alcun tornaconto, si occupano di sterilizzazioni, cure, adozioni, sensibilizzazione e molto altro.
Invece di insinuare o sminuire il loro operato, sarebbe più utile riconoscere che senza il loro intervento la città sarebbe in una condizione ancora più critica. Il randagismo non si combatte con le parole, ma con i fatti, e i volontari i fatti li portano avanti ogni giorno, spesso senza alcun sostegno da parte dell’amministrazione.
Se davvero si vuole affrontare il problema, si inizi col riconoscere il valore di chi si sporca le mani per migliorare la situazione. Il volontariato non è un obbligo, eppure c’è chi sceglie di dedicare la propria vita a questa causa. Più rispetto e più supporto per chi si occupa di ciò che altri ignorano” e conclude ringraziando la volontaria che ha scritto il post in risposta a quello dell’ass. Falcone.
Sicuramente il discorso non si chiuderà con un un botta e risposta su Facebook.
Per correttezza si rimane sempre a disposizione per pubblicare eventuali repliche, compresa quella dell’assessore Falcone.
Ad Maiora
