Tra le soluzioni, l’estensione della platea del bonus sociale bollette con un meccanismo che assicuri il sostegno soprattutto ai più vulnerabili. Aiuti alle aziende. Misure per efficientare il sistema
Estendere la platea del bonus sociale bollette con un meccanismo che assicuri il sostegno soprattutto ai più vulnerabili. Aiuti alle aziende. Misure per efficientare il sistema. Lo scheletro del decreto bollette è pronto per il consiglio dei ministri di venerdì 28 febbraio: un vertice di governo ha sciolto gli ultimi nodi e preso le decisioni politiche, mettendo sul piatto 3 miliardi di euro, divisi equamente tra famiglie e imprese, su un orizzonte che dovrebbe essere di tre mesi, per garantire «un sostegno concreto» a famiglie e imprese impoverite dal caro-energia.
Per bonus sociale verso soglia Isee a 25mila euro
Nell’intervento ci sarebbe anche l’ipotesi alzare la soglia Isee del bonus sociale dagli attuali 9.530 euro a 25mila euro. Il meccanismo prevede un sistema di scaglioni in base al quale le fasce Isee più basse ricevano un aiuto più consistente: chi ha fino a 9.530 euro di Isee dovrebbe ricevere il bonus attuale e il nuovo, mentre da 9.530 a 25 mila solo il nuovo contributo. Per quanto riguarda le aziende, le risorse dovrebbero andare ad aiutare per metà le energivore e per metà le pmi.
Il vertice di governo
Bocciata la prima bozza del provvedimento, che non l’aveva soddisfatta perché non abbastanza “efficace”, la presidente del consiglio Giorgia Meloni ha convocato i suoi a poco più di 12 ore dal cdm per verificare gli approfondimenti chiesti e tirare le fila. Presenti i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano, il sottosegretario per l’Attuazione del programma Giovanbattista Fazzolari, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto. Collegati invece il titolare del Pnrr Tommaso Foti e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, di rientro dal G20 finanziario in Sudafrica. Al tavolo anche il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi.
Le diverse ipotesi, accompagnate dalle simulazioni dei tecnici, sono state discusse e vagliate, e alla fine è stata presa una decisione politica. «Verrà adottato un pacchetto di misure che va incontro alle esigenze delle famiglie e delle imprese italiane»: gli interventi puntano a «dare una risposta rapida e mirata a una delle principali preoccupazioni di cittadini e imprese», si apprende al termine dell’incontro, da cui emerge anche la «soddisfazione» della maggioranza. Parallelamente il governo continuerà a lavorare «per ulteriori iniziative di medio-lungo periodo che possano rafforzare ed efficientare il sistema nel suo complesso».
Alle famiglie due terzi delle risorse
Considerato l’obiettivo di concentrare il più possibile le risorse nel breve periodo, la durata degli interventi dovrebbe ridursi a 3 mesi dai 6 ipotizzati inizialmente. Una strada suggerita anche dalle simulazioni che prevedono – anche sulla spinta di una possibile pace in Ucraina – un calo del prezzo del gas in estate. Per le famiglie, in particolare, che dovrebbero assorbire due terzi delle risorse messe in campo, è in arrivo un’estensione della platea del bonus sociale, al momento destinato ai clienti vulnerabili con Isee fino a 9.530 euro. La soglia Isee dovrebbe essere estesa fino a 20mila euro, raggiungendo oltre 7 milioni di beneficiari. Ma le parole del consigliere per le politiche economiche della Lega, Armando Siri ,farebbero pensare ad un intervento più ampio: «Tre miliardi – afferma – andranno a sostegno delle imprese e ad almeno 8 milioni di famiglie».
Fonte Sole24Ore
