Ai lavoratori chieste informazioni sulla loro attività
Non solo il blocco per 30 giorni delle carte di credito ma anche il blocco delle assunzioni dei civili italiani e fino a data da destinarsi nelle basi americane in Italia.
Si tratta di una disposizione recentissima, resa nota da poco anche alle segreterie nazionali dei sindacati. «Abbiamo appreso dalla segreteria nazionale che c’è stato il blocco delle assunzioni dei
civili italiani nella basi americane in Italia», ha detto Roberta Del Savio, coordinatore sindacale della Fisascat Cisl della base di Aviano.
Ai lavoratori chieste informazioni sulla loro attività Intanto, come annunciato dal Doge nei giorni scorsi, ieri alla base Usaf di Aviano (Pordenone) ma anche in tutte le altre basi statunitensi in Italia, è giunta la seconda email settimanale per chiedere informazioni sull’attività lavorativa.
Mentre, nell’incertezza della novità, alla prima ha risposto circa il 70 per cento delle persone che hanno ricevuto la richiesta ad Aviano, a questa seconda non avrebbe ancora risposto nessuno.
Coloro che hanno risposto avrebbero rendicontato in 5 punti l’attività della settimana precedente.
È probabile che a questa seconda nessuno risponda in attesa, appunto, di chiarimenti in merito.
L’ufficio del personale della base avrebbe fatto sapere che gli italiani non sarebbero tenuti a rispondere.
I sindacati, intanto, già nei giorni scorsi hanno chiesto informazioni sia alla commissione statunitense competente, la Jcpc, che è al vertice di tutte le basi Usa in Italia, sia al ministero
degli Interni italiani.
In entrambi i casi non sarebbero giunte risposte.
«Non siamo preoccupati perché dovremmo riferire cosa abbiamo facciamo nell’ultima settimana, se
ce lo chiedono i supervisori, ma siamo preoccupati per il metodo: non sappiamo a chi vanno le risposte –ha sottolineato Roberto Del Savio della Fisascat Cisl – C’è un contratto collettivo
di lavoro italiano e non siamo federali. Al momento aspettiamo ancora che ci diano lumi in merito»
