Ieri su questa testata è stato pubblicato un articolo contenente due foto, che riportiamo sotto una, dove, basta fare un piccolo calcolo, vien fuori che vi è stato un aumento del 30%.
Successivamente il cittadino che aveva lamentato l’aumento, è stato raggiunto telefonicamente dall’assessore, che gli ha spiegato il perchè dell’aumento, anche se da quello che abbiamo sentito, nel video postato, di chiaro non vi è nulle, almeno non ha spiegato il perchè dell’aumento del 30% anzichè del 15%, come detto a luglio.
Bene ha fatto l’assessore ad aver chiamato la persona, ma le spiegazioni, caro assessore è giusto darle a tutti, anche perchè dubitiamo che telefoni a ogni persona che si lamenta, sarebbe troppo dispendioso.
Pertanto lo invitiamo a organizzare un’assemblea cittadina, come fece il sindaco Gambino cinque anni fa al Michele Abbate, e spieghi non tanto il motivo degli aumenti, quello lo abbiamo tutti ben compreso, ma perchè a fronte di un annunciato aumento del 15, massimo 17%, i cittadini si ritrovano adesso bollette con un aumento del 30% e, come scrive qualcuno, anche più, il 40%.
L’assemblea organizzata dall’ex sindaco Gambino, che non si sottrasse ad un confronto diretto, a tratti anche duro con i cittadini, che avevano sollecitato un chiarimento sul paventato aumento.
I presenti ricordano che fu molto partecipata e venne anche molto apprezzata, perchè dimostrò di tenere e rispettare i cittadini affrontandoli a viso aperto, rispondendo a tutte le domande che gli ponevano.
Oltre alle proteste dei cittadini c’erano quelle dell’opposizione di allora, opposizione che oggi in buona parte siede tra maggioranza e giunta, i quali sostenevano che “non si dovevano mettere le mani in tasca ai cittadini”, nonostante il paventato aumento era di gran lunga inferiore a quello che oggi si riscontra nelle bollette già consegnate.
Questa l’assemblea del 2020 https://youtu.be/ZSF_bw6P5-g?si=f56TzoPvf9w-tcjp
Per evitare di sbagliarci, abbiamo fatto delle ricerche sul sito del comune e all’indirizzo https://www.comune.caltanissetta.it/it/news/il-consiglio-comunale-approva-un-adeguamento-delle-tariffe-tari abbiamo trovato il resoconto del consiglio comunale del 17 luglio 2024 dove si legge, tralasciando tutto il resto, che l’assessore affermava: “il problema principale sta nelle possibili entrate, perché si prevede di introitare circa 10 milioni e 400 mila euro, rispetto ai 13 milioni dello scorso anno, cioè circa 3 milioni in meno. Questa differenza è dovuta alla disuguaglianza tra i dati certificati dalla ditta che ha gestito il servizio di riscossione della tassa fino al 2022 e la nuova ditta”
Quindi la somma da recuperare o mancante è di è di 3 Milioni.
Durante quel consiglio comunale, i capigruppo della maggioranza presentarono un emendamento per limitare l’aumento del PEF, previsto in circa 3 milioni e che per legge deve essere ripartito tra i contribuenti, emendamento con il quale chiedevano che la somma da recuperare fosse abbassata a circa 2 milioni, in modo da gravare il meno possibile sui cittadini.
L’emendamento che, con il parere favorevole dei revisori dei conti, fu poi approvato all’unanimità da tutti i Consiglieri comunali presenti in aula.
A seguire è intervenne la consigliera Petitto, che disse testualmente: “Abbiamo preso atto che avremo un costo di circa 13 milioni di euro e una previsione di entrata di 10 milioni, il che significa che il nuovo PEF aumenterà di 3 milioni di euro, che noi dovremmo andare a coprire. Io chiedo e reitero la domanda che già ieri in sede di conferenza di capigruppo ho formulato, non tanto e solo per me e per l’aula, quanto soprattutto per il cittadino che ci ascolta da casa. In termini percentuali questi 3 milioni di euro come incidono nella bolletta dell’utente, ovviamente con le dovute distinzioni di utenza commerciale piuttosto che di utenza domestica? Se non riusciamo ad avere in termini percentuali questo aumento pro capite, possiamo avere quantomeno una stima di media?”.
Alla domanda rispose il ragioniere generale Bennardo: “Ieri alla conferenza dei capigruppo è emerso questo gap legato all’allineamento della tariffa al costo del servizio. Ho risposto che non ero in grado di dare le singole percentuali perché l’applicazione dei coefficienti è difficile da andare a individuare. Però, visto che mi si chiede una media, la media è di circa 15, 16, 17 per cento massimo, differentemente applicabile sulla base delle diverse categorie di soggetti. Ma non sono in grado in questo momento, se non dopo aver caricato effettivamente le tariffe sulla banca dati, di vedere quello che è il risultato”.
Ecco è proprio su questo punto sul quale vorremmo delle risposte chiare e esplicative, spiegazioni anche doverose, e cioè come mai dall’annunciato 15,16, per cento massimo, si è passati al 30 e più.
Per evitare che ci possa essere sfuggito qualche passaggio e per evitare che si possa pensare di non aver riferito correttamente quanto detto nel consiglio comunale del 19 Luglio 2024, alleghiamo, oltre all’indirizzo del sito comunale, evidenziato sopra, anche il video integrale della seduta.
Ci auguriamo, e con noi molti cittadini, che l’assessore accetti la nostra proposta, e rimaniamo a sua disposizione qualora volesse replicare, ovviamente con un comunicato.
Ad Maiora


