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Caltanissetta, dalle serie tv alla commedia: “Aggiungi un posto a tavola”

Last updated: 25/04/2025 9:22
By Sergio Cirlinci 322 Views 6 Min Read
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E’ un’espressione che può riferirsi a esperienze passate o che riaffiorano, ma il tema odierno palesa in maniera plastica quella che è diventata la politica oggi, dove certe azioni, scelte e ripensamenti sono dettate dall’amore per la città e per la collettività, almeno questo è il messaggio che vogliono farci “bere”

È stata una campagna elettorale, quella delle scorse amministrative, che sin dall’inizio si è presentata alla città con spaccature, divisioni, silenzi e titubanze.

Tutti ricordano che il centrodestra si spaccò sin dall’inizio, la parte fedele all’on.Mancuso proponeva senza possibilità di dialogo l’attuale sindaco Tesauro, Failla, uno dei fedelissimi di Foza Italia, non condividendo certe imposizioni si dissociò e si candidò a sua volta per contrastare tale volontà.

Sempre nel centrodestra Orgoglio Nisseno, sembrava essere della partita, ma poi, non ottenendo probabilmente quanto richiesto, si schierò a fianco della candidata Petitto che fu “costretta” ad accettare questa nuova ”amicizia”, consapevole del fatto che da sola non poteva farcela e nonostante questo appoggio non riuscì a spuntarla, ma di questo la responsabilità va addebitata alla scelta del M5S, che al ballottaggio decise di far votare per il candidato Tesauro, in maniera più o meno velata. Indimenticabili post sui social e passeggiate con consegne di giornalini, insomma si fece di tutto per favorire Tesauro con azioni, che alla luce del risultato finale, dimostrò che il M5S nisseno si fece del male da solo, perdendo simpatizzanti, elezioni e “faccia”.

Oggi, alla luce di quanto sta succedendo, pare che se ne siano pentiti, lo dimostra il fatto che per le provinciali c’è stato l’avvicinamento tra la consigliera Petitto e il collega di opposizione Gambino.

Ma tornando ai giorni nostri, nel dire “a volte ritornano”, il riferimento non è solo a quanto ormai dichiarato apertamente, cioè il ritorno del “figliol prodigo”, a cui verrà perdonato tutto in funzione di ben quattro motivi.

Il primo blindare la maggioranza in consiglio, che pare non essere ben coesa, secondo potersi permettere il “lusso” di “licenziare” qualche assessore con la scusa che per le provinciali qualcuno ha “tradito”, seguendo le direttive regionali “sponsorizzando” il candidato Conti anziché il candidato voluto fortemente e caparbiamente dall’on. Mancuso, terzo che ci si potrà benissimo liberare anche di qualche “salvato/a” nonostante siano stati sonoramente bocciati dai cittadini, e, qualora si dovesse assicurare la presenza del 40% di donne in giunta, non si avranno difficoltà nel trovarne altre, visto che il panorama politico locale e non, ha tante aspiranti o pretendenti, e quarto, in caso di vittoria del candidato Tesauro, l’on. Mancuso rafforzerebbe la sua leadership nel centrodestra provinciale in prospettiva delle prossime regionali.

Ma il Pettirosso, svolazzando sul Palazzo, ha sentito anche altre voci, cioè su chi potrebbe essere il vero regista dell’operazione “orgogliosa”.

Solitamente nei film il regista raramente diventa anche protagonista, ma in politica spesso si.

Ma facciamo un passo indietro.

Grande Sicilia, nuova formazione politica nata da poche settimane vede come fondatori, Lagalla, Lombardo e Miccichè.

Alla presentazione avvenuta a Enna, hanno partecipato in tanti, compreso Orgoglio Nisseno che accettò l’invito di “amicizia”, anche se, come scritto e dichiarato tempo fa, in consiglio comunale, sarebbero rimasti all’opposizione… ma le cose cambiano.

In prima fila sedeva anche una nostra vecchia conoscenza, Giancarlo Cancelleri, allontanatosi dalla politica cittadina, non da quella regionale che, come ben tutti sanno, lo ha portato al passaggio tra le file di Forza Italia prima e adesso a Grande Sicilia. Da forzista si tenne fuori dall’intervenire in campagna elettorale, almeno apparentemente, probabilmente in conseguenza del fatto che Orgoglio Nisseno, formazione che vedeva in corsa come consigliere anche il fratello Vincenzo, che nel frattempo aveva dato pieno sostegno della candidata Petitto.

La matematica non è un’opinione e così come è vero che due più due fa quattro, la conclusione non poteva che portare a quello che è stato comunicato e cioè l’ormai scontato passaggio di Orgoglio Nisseno in maggioranza con l’ingresso del “capo” come assessore.

Ma voci riferiscono che gli assessorati potrebbero essere anche due, uno per il capo e uno per il “regista” del passaggio, anche se questa seconda opzione non pare sia gradita da chi teme di mettersi in casa un “concorrente” per le prossime regionali, già a rischio, visto il gradimento crescente del sindaco di Serradifalco che pare ambisca anche lui a una prossima poltrona a Sala d’Ercole, sponsorizzato dalla Lega e dall’essere figlio dell’attuale assessore alla Sanità della Regione, molto vicina al presidente Schifani.

Ma tutto questo a molti può sembrare fantapolitica o frutto dell’immaginazione del Pettirosso.

Già una prima conferma la si è avuta, vedremo che succederà a breve, altre novità o conferme le si avranno dopo il 27 aprile, in funzione del risultato delle provinciali.

Quindi mai dare per scontato nulla, specialmente in politica, dove le sorprese non mancano di certo, ma ovviamente lo fanno per i cittadini, “azioni e scelte dettate per l’amore per la città e per la collettività”.

Prima le poltrone, centro storico, piscina, erbacce, strade e tutto il resto possono benissimo attendere, per il momento gustiamoci canti e balli, soluzioni ottimo per distrarre.

Ad Maiora

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