Lo stato della California fa fatto causa contro i molti provvedimenti con cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha introdotto e poi sospeso altissimi dazi sulle importazioni da tutto il mondo.
Il governatore dello stato, il Democratico Gavin Newsom, ha motivato la decisione sostenendo che Trump non abbia l’autorità di introdurre i dazi senza l’approvazione del Congresso, e la loro applicazione danneggerebbe notevolmente l’economia californiana.
È la prima causa di questo tipo contro l’amministrazione Trump.
Se fosse uno stato indipendente la California sarebbe la quinta economia mondiale, sia grazie alle grandi aziende tecnologiche della Silicon Valley, sia per il suo mercato agricolo, che dipende però moltissimo dal commercio globale. Negli Stati Uniti è il principale importatore e il secondo esportatore, e i suoi partner commerciali principali sono Messico, Canada e Cina tra i paesi più duramente colpiti dai provvedimenti di Trump.
In un comunicato Newsom ha detto che Trump sta «creando il caos» nell’economia californiana e sta mettendo a rischio famiglie, aziende e posti di lavoro.
Il procuratore generale dello stato, Rob Bonta, ha definito l’applicazione dei dazi non solo «profondamente preoccupante», ma anche «illegale».
