L’azzurro, numero uno del mondo, ha perso con il punteggio di 6-4, 7-6, 4-6, 6-7, 6-7 (2-10)
Come un anno fa, Carlos Alcaraz si conferma re della terra rossa di Parigi.
Lo spagnolo, numero 2 del mondo, ha vinto contro Jannik Sinner la finale del Roland Garros.
Una battaglia durata 5 ore e 29 minuti: prima parte di match a favore dell’azzurro (avanti 6-4, 7-6), seconda che ha sorriso allo spagnolo (4-6, 6-7). Il duello che tutti aspettavano si è concluso come tutti auspicavano: al super tie-break, spareggio decisivo dominato 10-2 dallo spagnolo.
Per Alcaraz è il quinto Slam della carriera, Sinner resta a tre.
Sinner: “Non dormirò bene stanotte”
Deluso per la sconfitta arrivata dopo cinque ore e mezzo di battaglia, Jannik Sinner. Ma anche realista. “Pochi mesi fa avrei firmato per essere qui, è stato un torneo straordinario, anche se ora è molto difficile dirlo. Grazie a tutti, è un privilegio per noi giocare in questo posto speciale. Non dormirò molto bene stanotte – ha confessato il numero uno del mondo –, ma va bene così. Ci vediamo nel 2026. Complimenti a Carlos, un’altra battaglia stupenda e una prestazione eccezionale, una vittoria meritata. È più facile giocare che parlare in questo momento. Grazie al mio team per avermi messo nelle condizioni di poter giocare una partita simile, abbiamo dato tutto”.
La finale più lunga della storia del Roland Garros
PARIGI — È stato l’incontro di tennis più emozionante di sempre? Sicuramente delle ultime stagioni. Jannik Sinner ha perso, e fa male. Ma in questa rocambolesca sconfitta ha dimostrato di essere uno straordinario campione. E così il suo avversario, Carlos Alcaraz, che ha vinto al super tie-break (4-6, 6-7, 6-4, 7-5, 7-6) un incontro di una bellezza impossibile. In vantaggio due set a uno, Sinner ha avuto tre match point a disposizione nel quarto: lo Slam ormai in cassaforte, lo Slam più difficile perché sulla terra rossa, la superficie che ama di meno e che è invece il giardino del suo rivale, Alcaraz. «Basta un piccolo dettaglio, perché una partita cambi improvvisamente»: Sinner lo aveva ripetuto nelle ultime 2 settimane, quasi per giustificare la facilità con cui aveva superato i proprio avversari. Un piccolo dettaglio: un errore, un rimbalzo strano, una palla fuori non vista. E’ successo. Carlitos è coraggiosamente ritornato dall’inferno, ha vinto il quarto set al tie-break e poi la quinta e ultima frazione tra continui ribaltamenti di fronte. Cinque ore e mezza di spettacolo e dramma sportivo. LEGGI L’ARTICOLO
Fonte la Repubblica
