Urne chiuse alle elezioni provinciali, aperte solo nella giornata di ieri in Sicilia, dalle 8 alle 22
Si tratta, giusto ricordarlo, di elezioni di secondo livello in quelli che oggi si chiamano Liberi Consorzi comunali e dunque non sono i cittadini a dover votare ma sindaci e consiglieri comunali, gli unici ad essere eletti.
Le province furono abolite 11 anni fa con una apposita norma approvata dall’Assemblea regionale siciliana e da allora i Liberi Consorzi furono gestiti da Commissari nominati dalla Regione.
I seggi sono chiusi alle 22 di ieri sera e le urne sono state sigillate perché lo spoglio si svolgerà stamattina già a partire dalle ore 8, negli uffici elettorali dei 9 seggi costituiti, uno per ogni ente coinvolto nella tornata elettorale.
Al voto sono chiamati circa 4 mila amministratori locali e consiglieri comunali che devono eleggere sei presidenti e 68 consiglieri dei Liberi consorzi di Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Siracusa, e i 50 componenti del consiglio delle tre Città Metropolitane di Palermo, Catania e Messina.
A Caltanissetta i candidati alla presidenza erano tre il sindaco Walter Tesauro di Caltanissetta e Massimiliano Conti di Niscemi, entrambi esponenti del Centrodestra, e Terenziano Di Stefano sostenuto dalla coalizione di Centrosinistra.
Cinquanta gli amministratori che si sono messi in lista per svolgere il ruolo di Consiglieri provinciali.
