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Caltanissetta, con l’arrivo della primavera si aprono le finestre e la giunta potrebbe “rinnovarsi”. Il volo del Pettirosso

Last updated: 30/04/2025 7:58
By Sergio Cirlinci 552 Views 7 Min Read
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Il Pettirosso, torna a volare tra le stanze dei Palazzi e nelle segreterie

Con l’arrivo della bella stagione si aprono porte e finestre per rinnovare e rigenerare gli ambienti con aria fresca, così come anche si eliminano dagli armadi vestiti che non vanno più bene, insomma si fa un po’ di rinnovamento.

Ma il rinnovamento di cui il Pettirosso si è occupato non riguarda il “cambio di stagione“, bensì il “cambio di poltrone”.

Questo clima di rinnovamento è però degno di un “reality show” politicamente parlando.

Il sindaco vorrà dare, quasi sicuramente anche una scossa alla sua squadra di governo, cambiando ed esonerando alcuni assessori ritenuto “poco fedeli” o perché avevano abbracciato la filosofia del “meglio non fare, perchè se faccio faccio male” e dovendo contemporaneamente premiare chi acrobaticamente ha effettuato un bel salto carpiato da un lato all’altro dell’aula consiliare, ritornando a casa e dimostrando ritrovata “fedeltà”, si parla addirittura di “due ricompense”, una per Licata e l’altra probabilmente per Cancelleri.

Gli “estromessi” , secondo quanto sentito e riferito dal Pettirosso, dovrebbero essere Oscar Aiello, con delega alla Polizia Municipale, Ambiente, Protezione Civile, poi Matilde Falcone, con deleghe agli Affari Demografici, Affari Generali, Benessere dell’Animale e Randagismo, Risorse Umane, e Ermanno Pasqualino, con deleghe Politiche Sociali, Politiche Abitative, Terzo Settore, Politiche Giovanili, ma, mentre i primi due echeggiano già da tempo tra le mura del Palazzo, del terzo l’eco ancora non è poi così forte.

Giusto per rinfrescare la memoria, va ricordato che sia Aiello, la Falcone e la Candura sono entrati in giunta dalla finestra apertagli grazie ad un accordo preelettorale, non rispettato, in quanto aveva come requisito il raggiungimento di almeno il 5%, percentuale che nessuno dei tre raggiunse, ma la finestra si apri ugualmente.

Non riuscirono neanche a farsi eleggere come consiglieri, sonora la bocciatura dei nisseni, nonostante l’ostentata sicurezza dimostrata nei mesi precedenti e le “sfide a candidarsi” lanciate a chi osava criticarli, ricordando i loro trascorsi e successi elettorali.

Ma facciamo un passo indietro per ricordare il “successo” dei tre alle scorse amministrative.

La lista della Lega, insieme all’UDC, ottenne un misero 2,88%, 0 seggi, con un personale di Aiello di 310 voti.

Fece un po’ meglio, la lista della DC, 3,62%, 0 seggi, con la Falcone che raccolse 277 consensi, poi la lista “GIOVANNA CANDURA – RIPRENDIAMO IL CAMMINO – CALTANISSETTA 2030”, dove la Candura non si candidò come consigliera, forte della poltrona da vice sindaco che le era stata garantita in caso di vittoria di Tesauro e del superamento della soglia fissata nell’accordo, percentuale poi non rispettata.

Pasqualino con Noi Moderati, che ottenne 3 seggi, 6,52%, con un personale di 164 voti.

Tutti e tre, Candura esclusa, essendo irremovibile, nel caso pagherebbero anche l’appartenenza a partiti, che a livello regionale hanno deciso di non schierarsi con il proprio sindaco alle scorse elezioni provinciali.

A poco sarebbe servito il salvarsi grazie all’arte dell’equilibrio politico, dichiarandosi pro sindaco, tranne Aiello, dimostrando però alla fine una coerenza degna di un funambolo su una corda molle.

Due pagherebbero anche il fatto di essere stati spesso presi di mira da diversi cittadini, che facevano notare i loro insufficienti risultati, come anche veniva loro ricordato anche che quando sedevano tra i banchi dell’opposizione erano bravissimi a parlare e far notare tutto, vantandosi in continuazione di lavori mai portati a compimento, ad esempio regolamento sul randagismo, o facendo rilevare anche il più piccolo filo d’erba, ma che una volta passati in giunta, non si sono più accorti che il fenomeno randagismo era esploso, con costi vicini al milione di euro l’anno e che una foresta avvolge oggi al città, per non parlare della crisi idrica, partita male e gestita peggio.

Rimproveri che non hanno digerito e che li ha portati a reagire con entrate a gamba tesa in polemiche sui social, sfociate anche in qualche querela, contro chi al contrario dovevano rappresentare e proteggere…forse una ripicca per la bocciatura subita a maggio?

Alcuni progetti, riguardanti le deleghe loro affidate infatti, sono rimasti bloccati in un limbo burocratico e se qualcuno è stato portato a termine, ha ottenuto risultati che definire “originali” sarebbe un eufemismo, come dimenticare i silos, che spesso, in piena emergenza rimanevano vuoti.

Rimane il problema “quote rosa”, ma per questo c’è ancora del tempo; questa situazione comportebbe la sostituzione di due maschietti, che potrebbe azzerare la presenza dei Moderati in giunta, che a questo punto, potrebbero decidere di scambiarsi i banchi con Orgoglio Nisseno.

Qualche azzurrina potrebbe entrare sin da subito, le altre due potrebbero arrivare dal mondo della cultura o dal sociale.

Non resta che augurarsi che chiunque entri nella rinnovata giunta faccia meglio, anche se non dovrebbe essere impresa titanica.

Il sindaco, dal canto suo, ringrazierà gli assessori uscenti per i loro “preziosi contributi”, che in maniera onesta non preciserà, forse non ricordandone neanche uno, come non dirà certamente che “la loro assenza libererà nuove energie e darà una svolta decisiva all’azione amministrativa”.

Magari dirà con un sorrisetto stampato in volto preciserà: “Siamo certi che i nuovi assessori sapranno portare avanti il loro lavoro con la stessa passione e dedizione dei loro predecessori… ma con qualche risultato in più”.

Nel frattempo, la città si interroga sul futuro degli assessori esonerati: alcuni li immaginano in pensione anticipata su una spiaggia tropicale, altri li vedono intenti a scrivere un manuale di auto-aiuto intitolato “Come provare a lasciare traccia del mio passaggio nella storia politica nissena”.

Una cosa è certa, Caltanissetta e i nisseni non dimenticheranno facilmente il loro passaggio, anche se forse faranno fatica a ricordarne i dettagli.

Il Pettirosso Ad Maiora

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