Il sipario del Teatro Margherita di Caltanissetta, o quel che ne resta, è ancora una volta al centro di un esilarante dramma pirandelliano
Un dramma con meno personaggi in cerca d’autore e più personaggi in cerca di una nomina, nell’attesa di una stagione teatrale magari vera.
Ma partiamo dall’inizio.
Il mistero del Direttore Artistico, comparso e scomparso in un fiat, di cui nulla se ne seppe più.
Applausi scroscianti, fuochi d’artificio, annunci trionfali: il Teatro Margherita ha finalmente il suo Direttore Artistico.
Una persona molto conosciuta e apprezzata in città, almeno da chi non fece di tutto per contrastare quella nomina.
La città era contenta, si preparava a serate indimenticabili, a un fermento culturale senza precedenti.
Poi, nel giro di un “sim sala bim”, come nel più classico spettacolo dei prestigiatori, il Direttore svanì nel nulla, solo un secco comunicato di revoca.
Il mistero si infittì più della trama di un giallo di Agatha Christie.
E che dire della Stagione Teatrale, altro mistero.
Ne abbiamo sentito parlare, lo abbiamo sognato, abbiamo toccato e visto la locandina, ma forse era immaginazione dettata dalla speranza.
Rimangono proclami solenni, anticipazioni succulente, poi un silenzio assordante, interrotto solo dal comunicato che annienta anche la speranza.
Potremmo quasi istituire un premio per la Stagione Teatrale più illusoria degli ultimi anni.
“Ci stiamo lavorando”, cari nisseni state tranquilli, c’è tempo, si avvicina l’estate e stare al chiuso all’interno del teatro sarà un vero piacere o una sauna.
E dire che i candidati di certo non mancherebbero, addirittura c’è chi si era portato avanti con il lavoro.
Ma forse la stagione teatrale è timida e si nasconde, o forse, più realisticamente, è una leggenda metropolitana, l’ennesima promessa non mantenuta.
A questo punto, visto che il Direttore c’è e poi non c’è più, come anche la Stagione, vien da chiedersi ma l’assessore c’è o non c’è?
In questo vortice di apparizioni e sparizioni, la sua figura e il suo ruolo rimangono fattori importanti per capire.
La domanda nasce spontanea (cit.) C’è o non c’è? Questa è la domanda che attanaglia Caltanissetta.
Lo si intravede raramente, qualche apparizione in consiglio o dietro una processione, ma quando si tratta di dare delucidazioni sul Teatro Margherita, come su altro, l’Assessore sembra adottare la tattica del mimetismo perfetto e lascia parlare gli altri.
Forse l’Assessore ha il mantello dell’invisibilità che usa solo in certe occasioni, o forse è così impegnato a risolvere problemi più impellenti che il teatro è finito in fondo alla lista, sotto la voce “poi si vede”.
Insomma, il Teatro Margherita di Caltanissetta si conferma un palcoscenico naturale per una bella commedia dell’arte.
Peccato che, a farne le spese, siano i cittadini che vorrebbero solo godersi gli spettacoli.
Nel frattempo, continuano a puntare sugli eventi di piazza, anzi di viale, quelli non mancano di certo, sperando che il prossimo anno avremo un Direttore Artistico vero, una Stagione teatrale al Margherita con spettacoli veri, targati Comune di Caltanissetta, e un Assessore più presente nei ruoli e nei momenti che gli competono direttamente.
Ai posteri l’ardua sentenza. Nel frattempo, non resta che ridere, amaramente, tra comunicati e controcomunicati, di fronte ad uno spettacolo che fa ridere, amaramente, davanti al teatro, ma in fondo anche questo è pur sempre uno spettacolo.
Ad Maiora
