Caltanissetta 401
  • Home
  • Cronaca
    • Cronaca Internazionale
  • Politica locale
    • Politica
  • Rassegna stampa
    • Economia e Finanza
    • Riflessioni
    • Riceviamo e pubblichiamo
  • Cultura ed Eventi
    • Concorsi
    • Scuola
    • Tecnologia
  • Sport
  • Altro
    • Dalla provincia e dintorni
    • Ricette tipiche
    • Salute & Benessere
    • Meteo
Reading: Giovanni Brusca, libero il boss pentito che azionò il telecomando a Capaci
  • Seguici
Font ResizerAa
Caltanissetta 401Caltanissetta 401
Cerca
  • Home
  • Chi siamo
  • News
    • Cronaca
    • Politica locale
    • Cultura ed Eventi
    • Sport
    • Rassegna stampa
    • Salute & Benessere
    • Riceviamo e pubblichiamo
    • Dalla provincia e dintorni
Follow US
© Caltanissetta401 | Realizzato da Creative Agency
Caltanissetta 401 > News > Cronaca > Giovanni Brusca, libero il boss pentito che azionò il telecomando a Capaci
CronacaRassegna stampa

Giovanni Brusca, libero il boss pentito che azionò il telecomando a Capaci

Last updated: 05/06/2025 12:26
By Redazione 132 Views 2 Min Read
Share
SHARE

Lo scorso 31 maggio ha terminato la misura della libertà vigilata ed è diventato un uomo libero dopo 25 anni di carcere

Giovanni Brusca, il boss che azionò il telecomando nella strage di Capaci, è dal primo giugno un uomo libero.

Lo scorso 31 maggio, come si apprende in ambienti giudiziari, ha terminato la misura della libertà vigilata ed è diventato libero, senza più debiti con la giustizia. L’ex boss di San Giuseppe Jato ha fatto 25 anni di detenzione. Ha iniziato a collaborare dopo l’arresto.

Tina Montinaro: “Amareggiati, come se non fosse successo niente”

“Il ritorno in libertà di Giovanni Brusca ci amareggia molto, moltissimo. Questa non è giustizia per i familiari delle vittime della strage di Capaci e di tutte le altre vittime. Lo so che è stata applicata la legge ma è come se non fosse mai successo niente…”. E’ l’amaro sfogo con l’Adnkronos di Tina Montinaro, la vedova del capo scorta di Giovanni Falcone, Antonio Montinaro, morto nella strage di Capaci insieme con due colleghi e con il giudice e la moglie.

“Sì, è vero, ha iniziato a collaborare con la giustizia- dice Tina Montinaro, a capo dell’associazione Quarto Savona Quindici, il nome dell’auto di scorta del marito saltata in aria quel 23 maggio di 33 anni fa – ma non bisogna assolutamente dimenticare che anche i collaboratori sono dei criminali. Non sono diventate persone per bene E noi familiari delle vittime in questo modo non ci sentiamo rispettati”.

Fonte Adnkronos

You Might Also Like

Alunne e alunni della “Carducci” protagonisti del progetto “I nonni raccontano: San Cataldo ieri e oggi” – 2024

Ucraina, droni di Kiev nel cuore della Russia. Zelensky: “Succederà ancora”

Tar del Lazio fa a pezzi il decreto NCC di Salvini: tutto da rifare?

La guerra dei dazi è realtà, negli Usa sono entrati in vigore le nuove imposte sui beni importati da Cina, Canada e Messico che hanno risposto con contro-dazi

Netanyahu valuta concessioni ad Hamas per arrivare al cessate il fuoco, ma assicura: “Al termine della tregua, si torna a combattere”

TAGGED:CronacaRassegna stampa
Share This Article
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copy Link Print
Caltanissetta 401
Direttore responsabile 
Sergio Cirlinci

93100 Caltanissetta (CL)

redazione@caltanissetta401.it
P:Iva: 01392140859

Categorie

  • Cronaca
  • Cultura ed Eventi
  • Politica locale
  • Rassegna stampa
  • Sport

Categorie

  • Concorsi
  • Dalla provincia e dintorni
  • Finanza
  • Giovani e Università
  • Sanità

Link utili

  • Chi siamo
  • Privacy & Cookie Policy

Caltanissetta 4.0.1 è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta n.03/2024 del 21/08/2024. | Realizzato da Creative Agency

Username or Email Address
Password

Lost your password?