Il consigliere comunale Armando Turturici, torna a parlare del randagismo fuori controllo in città con un proprio post su Facebook dove scrive:
“A Caltanissetta c’è un problema di cui si parla troppo poco, ma che ogni giorno è sotto gli occhi di tutti: gattini morti sull’asfalto, colonie abbandonate, randagismo fuori controllo. È diventato normale vedere piccoli corpi ai margini della strada, travolti dalle auto. Oggi ho visto almeno 5 corpicini per strada, e il silenzio è assordante.
Perché succede tutto questo?
Perché non c’è un piano efficace per la sterilizzazione dei gatti randagi. L’ASP di Caltanissetta effettua pochissime sterilizzazioni e nel frattempo i gatti si riproducono velocemente, e i piccoli, nati per strada, vengono lasciati al loro destino: fame, malattie, incidenti, aggressioni.
Non esiste alcuna struttura pubblica per il soccorso dei gatti feriti. Nessun numero di emergenza per chi trova un animale investito. Nessuna guida chiara su cosa fare. E chi vuole intervenire lo fa a proprie spese, spesso con grandi sacrifici personali.
I volontari che operano sul territorio – e a cui va il massimo rispetto – sono allo stremo. Pochi, senza fondi, con troppe emergenze a cui far fronte.
Intanto, cosa possiamo fare noi cittadini?
Intanto, guidare con più attenzione. I gatti – soprattutto i cuccioli – sbucano ovunque, spesso all’improvviso. Basta poco per evitarli: abbassare la velocità nei centri abitati, prestare attenzione, considerare che non siamo soli sulla strada.
L’ASP deve aumentare i giorni dedicati alla sterilizzazione; deve essere istituito un pronto soccorso veterinario pubblico; i volontari vanno sostenuti con fondi e mezzi.
Non si può più far finta di nulla.
Se davvero vogliamo una città più giusta, più umana, dobbiamo partire da qui. Dal rispetto della vita, anche di quella più fragile e silenziosa.
Nella foto, un gatto che veglia sul corpicino di un suo simile morto investito, in via Rochester”.
