Okra e datteri sono due degli ingredienti della tradizione israeliana e palestinese che condiranno l’arancina per la pace.
Il lancio simbolico di questa nuova prelibatezza avverrà domani sera nel corso dell’evento “Dialogo per la pace”, organizzato dalla cooperativa sociale Etnos di Caltanissetta, in via Rosso di San Secondo, nello spiazzo antistante l’Aut Cafè. L’arancina è stata ideata da Famous Williams, responsabile di N’arancina Speciale, impresa solidale che promuove inclusione di ragazzi con disabilità e dignità del lavoro.
Il programma della serata di martedì 24 giugno, condotta dalla giornalista Rita Cinardi, prevede l’apertura dell’evento, alle 19, con una preghiera interreligiosa, cui prenderanno parte il parroco della chiesa San Biagio, l’Imam, guida spirituale dei fedeli di religione islamica a Caltanissetta, e un esponente della chiesa valdese.
A seguire sarà dato spazio alle testimonianze di ragazzi e operatori di “Casa Nostra” e “Mamma Carolina”, il lancio simbolico dell’Arancina della Pace, la premiazione del torneo dell’amicizia e musica dal vivo con il gruppo “Cantina Dejavu”.
“Il senso dell’Arancina della Pace – dice Fabio Ruvolo, presidente della cooperativa sociale Etnos – è proprio quello di affermare, attraverso un simbolo semplice e condiviso, l’importanza del dialogo tra popoli e persone, non tra governi o ideologie. Sappiamo bene che non tutti gli israeliani si riconoscono nella politica di Netanyahu così come non tutti i palestinesi si identificano in Hamas. Noi ci riferiamo alle persone, a quelle che subiscono la guerra, la violenza e la perdita quotidiana, e che chiedono solo di vivere in pace. Il responsabile del laboratorio di N’Arancina Speciale si chiama Famous Williams, un ragazzo che viene da un’esperienza diretta di guerra e che oggi coordina con passione un gruppo formato da giovani adulti con disabilità e due minori stranieri non accompagnati, oggi contrattualizzati e accolti nel nostro Sistema Accoglienza Integrazione. Il nostro gesto ha voluto dare voce alla convivenza, alla cooperazione, alla possibilità di stare insieme anche nella differenza”.
Ecco gli ingredienti e la loro simbologia culturale:
Okra (gombo)
-Origine: diffusa nella cucina mediorientale, africana e asiatica. È molto presente in Palestina, Libano, Egitto e Israele.
-Simbolo: legume povero ma nutriente, è simbolo di resilienza nei popoli che affrontano scarsità o condizioni ambientali difficili.
-Significato nella ricetta: rappresenta un punto di contatto tra tradizione contadina araba e israeliana, oltre ad essere un ingrediente che evoca casa, terra, radici.
Datteri
–Origine: alimento sacro e profondamente identitario per il mondo arabo, ma anche presente nelle tavole israeliane soprattutto durante le festività.
–Simbolo: la dolcezza della pace e l’accoglienza. È un frutto usato per rompere il digiuno nel Ramadan, ma è anche consumato durante lo Shabbat.
–Significato nella ricetta: porta un tocco simbolico fortissimo, richiama la convivenza possibile tra sacro e quotidiano, tra differenze religiose e convivialità.
Pesce salmone
–Origine: non è tipico dell’area, ma è largamente diffuso nella cucina israeliana contemporanea e in quella araba delle diaspore.
–Simbolo: pesce migratore, può rappresentare il viaggio, il ritorno, la diaspora e la speranza. Inoltre, è kosher e halal, quindi accettato sia nella tradizione ebraica che musulmana.
–Significato nella ricetta: simbolo di incontro tra modernità e tradizione, tra contaminazioni globali e radici locali.
Basilico
–Origine: mediterraneo per eccellenza, è un ponte con la Sicilia.
–Simbolo: profumo di casa, ospitalità, connessione tra popoli che abitano lo stesso mare.
–Significato nella ricetta: rappresenta l’Italia, e in particolare la Sicilia, come terra di accoglienza e cerniera tra Oriente e Occidente.
Formaggio Ragusano DOP
–Origine: eccellenza siciliana, prodotto storico delle aree rurali.
–Simbolo: tradizione, dignità del lavoro, continuità culturale.
–Significato nella ricetta: radicamento siciliano, orgoglio del territorio che ospita e propone una narrazione nuova, inclusiva.
Besciamella
–Origine: elemento di legame, europeo, spesso adottato nelle cucine mediterranee moderne.
–Simbolo: coerenza, armonia, lega tutti gli ingredienti mantenendo la diversità.
–Significato nella ricetta: rappresenta il dialogo tra identità diverse, che si incontrano senza annullarsi.

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