Per la prima volta Fratelli d’Italia ricorderà Paolo Borsellino il 19 luglio a Roma e non in Sicilia
Un cambio di programma improvviso.
A giugno era stato annunciato che la sede del convegno “Parlate di mafia” sarebbe stata Palermo, come nelle prime due edizioni.
L’anno scorso era stata scelta Catania.
Stavolta il partito della premier – che ha sempre fatto del magistrato ucciso dalla mafia un riferimento – ha deciso di tenersi alla larga dall’Isola, dove tira un’aria pesante alla luce delle
inchieste giudiziarie che hanno travolto il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e l’assessora al Turismo Elvira Amata.
L’evento si sarebbe dovuto svolgere nel primo pomeriggio di sabato 19 luglio sul lungomare di Palermo all’Hotel San Paolo Palace, che aveva già pubblicizzato il convegno sui suoi canali social. Post che sono stati rimossi.
Ufficialmente dai vertici di Fratelli d’Italia fanno sapere che l’improvviso cambio di destinazione è dovuto a generici «problemi con i relatori ». «Spostandolo a Roma – sottolineano – riusciamo ad avere tutti quelli che volevamo coinvolgere », precisando che la scelta di Palermo era legata ad «adesioni di massima», che poi sarebbero cambiate in corsa.
Eppure da settimane, all’evento organizzato dai gruppi parlamentari di Camera e Senato era data per certa la presenza di esponenti del governo e delle istituzioni, dei vertici nazionali del partito tra cui Arianna Meloni, Giovanni Donzelli, Lucio Malan e Giovanni Bignami. «Il convegno – si legge nella nota – non solo vuole onorare l’eredità morale e istituzionale di Borsellino, ma intende offrire un momento di dibattito, testimonianza e confronto sul fenomeno mafioso, la legalità e i valori sui quali si fonda la nostra nazione».
Successivamente tutti avrebbero dovuto partecipare alla fiaccolata in memoria di Paolo Borsellino, la cui partenza è prevista per le 20 da piazza Vittorio Veneto. Unico momento rimasto confermato a Palermo, ma che a questo punto difficilmente vedrà la partecipazione dei relatori presenti a Roma.
Troppe le incognite delle prossime due settimane sul fronte giudiziario.
La valanga partita dal caso Cannes che sta travolgendo la corrente turistica di Fratelli d’Italia in Sicilia potrebbe non fermarsi.
La procura di Palermo contesta al presidente dell’Ars Galvagno i reati di peculato e corruzione, accusandolo di avere elargito fondi pubblici in cambio di favori e compensi, e di avere fatto un uso improprio dell’auto blu per se stesso, per amici e parenti.
Ma nelle carte dell’inchiesta restano molti omissis, dietro cui si celano altri politici, anche con ruoli nazionali.
Su di loro i magistrati stanno proseguendo gli approfondimenti e non sono escluse novità nei
giorni che precedono il 33esimo anniversario della strage di via D’Amelio.
Uno scenario che diventerebbe troppo imbarazzante per i vertici di partito, soprattutto se
alla fine al convegno dovesse prendere parte anche Giorgia Meloni.
A Palermo, poi, il 19 luglio è sempre stato caratterizzato dalla presenza del movimento Agende
Rosse di Salvatore Borsellino, il fratello maggiore di Paolo. Già fortemente critico negli ultimi anni
per la presenza alla commemorazione di esponenti del centrodestra.
Insomma, tra possibili proteste e domande scomode, forse per quest’anno meglio tenersi lontani
dalla Sicilia.
Da laRepubblicaPalermo di Salvo Catalano
Foto dal Web

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