Con l’avvicinarsi della prima udienza al TAR di Palermo, fissata per il prossimo 18 luglio prossimo, cresce l’attesa e la preoccupazione a Caltanissetta.
L’oggetto del contendere, che anima le discussioni, è il ricorso presentato dal Comune contro il decreto regionale che ha tolto il vincolo, dando il via libera ai lavori di demolizione da parte di Rai Way, considerandola talmente ammalorate da costiture una minaccia per l’incolumità dei cittadini.
Il decreto di sospensiva emesso dal TAR, allegato sotto, ha evidenziato anche un’altro aspetto da non sottovalutare, stabilendo chiaramente che “nelle more il Comune ricorrente dovrà adottare ogni misura di sicurezza utile e necessaria a garantire al massimo grado l’incolumità pubblica nella zona in cui ricade l’impianto di trasmissione”.
Ma oltre alla responsabiltà che è stato chiaramente stabilito ricadere sul Comune, molti cittadini si chiedono se la’mministrazione stia preparando una contro perizia da presentare a sostegno del ricorso.
Una domanda che ad ognni non trova alcuna risposta formale nè verbale, intanto il 18 si avvicina e crescono le preoccupazioni.
Non trapelano notizie concrete riguardo a un eventuale incarico per effettuare ad esempio una perizia di parte e le possibilità, al momento, sembrano essere due:
- Strategia del silenzio: Il Comune potrebbe aver deciso di non divulgare informazioni sulla perizia per evitare di dare un “vantaggio” alla Rai, anche se va considerata la necessità di accedere al sito di trasmissione per effettuare i rilievi e di conseguenza chiedere l’autorizzazione alla porprietà, appunto Rai Way. Un annuncio anticipato potrebbe, in teoria, permettere alla controparte di preparare contromisure.
- Assenza di iniziativa: L’altra, più preoccupante, ipotesi è che nessuna perizia di parte sia stata ancora commissionata o sia in corso. Questa eventualità lascerebbe il ricorso privo di un elemento tecnico fondamentale, indebolendone la capacità di incidere sulla decisione del TAR.
La perizia di parte, infatti, sarebbe cruciale per fornire al tribunale dati oggettivi e misurazioni specifiche riguardante lo stato reale dell’antenna, considerato che la Rai, a sostegno della decisione della demolizione, ha presentato una propria perizia fatta dal Politecnino di Milano, che domostra il gave stato di ammalorament che non consentirebbe nenache la possibilità di sotiuire le lampadine segnaletiche, ormai spente del tutto o quasi, sostituzioni sollecitate anche dall’ENAC.
Tale documentazione tecnica è spesso determinante in cause di questo tipo, dove la protezione della salute pubblica è in gioco e un controperizia, che dimistrasse che non è come descitto, sarebbe sicuramente un punto a favore.
Mancano pochi giorni all’udienza e la comunità di Caltanissetta rimane in attesa di chiarimenti da parte dell’amministrazione comunale.
La trasparenza su un tema così delicato è fondamentale per rassicurare i cittadini e garantire che tutte le strade siano percorse per salvare l’Antenna e nello stesso tempo, cosa più importante, per garantire la sicurezza dei residenti della zona.
