Nell’estate di due anni fa, i finanzieri incaricati dalla procura di seguire le mosse di Sabrina De Capitani si accorsero che di tanto in tanto la portavoce del presidente Galvagno riceveva le visite di un organizzatore di eventi, Davide Sottile.
Gli investigatori si fecero un’idea ben precisa e misero la loro ipotesi investigativa nero su bianco in una nota inviata ai pubblici ministeri Andrea Fusco e Felice De Benedittis: «È emerso che Sottile si attiva per procacciare sostanza stupefacente, presumibilmente del tipo hashish, a Sabrina De Capitani e all’artista Omar Hassan, spesso recapitandola presso l’abitazione che De Capitani condivide con Galvagno».
Nel gennaio scorso, i militari del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo hanno trovato
l’hashish, “una modica quantità”, nel corso della perquisizione fatta a Sabrina De Capitani, nell’appartamento di via Benedetto Civiletti, a Palermo.
Era in un trolley della donna, per cui è scattato il sequestro amministrativo della sostanza e la contestuale segnalazione alla prefettura di Palermo, come avviene per tutti gli assuntori di sostanze stupefacenti.
Una vicenda che non ha un rilievo penale, ma quell’hashish per gli spinelli a casa del presidente dell’Ars, seppure utilizzato esclusivamente dalla sua portavoce, è una circostanza destinata a imbarazzare parecchio Fratelli d’Italia.
Due anni fa, fu proprio Galvagno a licenziare il suo capo della segreteria tecnica dell’Ars, Giancarlo Migliorisi, sorpreso dalla squadra mobile ad acquistare tre grammi di cocaina dallo chef Mario Di Ferro.
E fu Galvagno a sottoporsi per primo all’Ars al prelievo di un capello, per il test antidroga. Quel giorno, era il 16 aprile dell’anno scorso, disse pure: «Bisogna sensibilizzare l’opinione pubblica a non usare alcun tipo di sostanza stupefacente».
Parole in linea con le dichiarazioni nette sul tema fatte da Giorgia Meloni: «In uno spinello di oggi c’è
una quantità di principio attivo enormemente più grande di quanto ce n’era in quelli di qualche decennio fa», ha detto la premier.
E, ora, gli spinelli della portavoce del presidente dell’Ars rischiano di diventare davvero un bel problema per Galvagno, impegnato in queste settimane a resistere alle pressioni anche di un pezzo del partito, per farsi da parte.
Intanto, il presidente ha rinunciato all’auto blu, che secondo la procura sarebbe stata utilizzata in modo illegittimo, per accompagnare amiche e parenti in giro per la Sicilia.
Nella storia dell’hashish di Sabrina De Capitani potrebbe diventare ingombrante per il presidente dell’Ars anche Davide Sottile, che i finanzieri definiscono “amico stretto di Galvagno”.
La portavoce diceva ad Alessandro Alessi, un altro organizzatore di eventi: «Mi ha detto Gaetano se tu le hostess le puoi prendere da Davide Sottile». Scrive la Finanza: «De Capitani riferisce che Galvagno aveva proposto anche di affidare a Sottile il servizio di catering».
Intanto, nelle intercettazioni, Sabrina De Capitani sussurrava: «L’altro giorno ehm… ero fuori come
un balcone perchè mi sono fatta pure una canna».
I finanzieri scrivono che «si procurava la sostanza tramite Sottile, che a sua volta si rivolgeva a un soggetto indicato come “barman” di nome “Angelo”.
Questo Angelo si rifornisce tramite un terzo soggetto non meglio individuato che avrebbe «una
“coda allucinante” di clientela».
Una sera, Sottile chiese a De Capitani: «Che sigarette vuoi?». Lei disse, ridendo: «Indovina».
Per domani, Pd ed M5S indicono un sit in davanti a Palazzo d’Orleans: «É necessaria – dicono –
un’inversione di tendenza nella gestione delle risorse pubbliche».
Da laRepubblicaPalermo di Salvo Palazzolo

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