”Franchitto”, il film del poliziotto che sfidò la mafia barcellonese approda in tv su Amazon PrimeVideo Italia e Tim Vision, tradotto in lingua inglese e spagnolo. “Franchitto” è il nuovo film diretto dall’ex poliziotto antimafiaFranco Arcoraci, ispirato a una storia vera.
Nel cast anche due Nisseni Paolo Giglio e Vincenzo Pennica che interpretano la parte di due agenti della Polizia Scientifica impegnati nella ricerca di indizi per ricostruire la dinamica di un omicidio. Il Film, prodotto da Venarc Comunicazione e realizzato con la collaborazione di diverse associazioni, completamente autofinanziato e con fondi privati, senza l’ausilio di fondi pubblici, è ambientato nei Comuni di Milazzo, Spadafora, Oliveri e Barcellona Pozzo di Gotto, narra la vicenda storica dello stesso Franco Arcoraci, poliziotto pluripremiato per le tante operazioni di polizia e la cattura di pericolosi latitanti di mafia, magistralmente interpretato dall’attore Rosario Petix. Franco Arcoraci conosciuto e temuto nell’ambiente delinquenziale con lo pseudonimo di “Franchitto” , ha lavorato, a partire dagli anni 90, per circa 25 anni, a Barcellona Pozzo di Gotto, presso il commissariato di P.S. squadra investigativa, sfidando con coraggio la criminalità, ossia la mafia, che affliggeva quotidianamente gli abitanti delle cittadine del messinese. Il protagonista, combattuto tra il dovere di far rispettare la legge e il richiamo degli affetti familiari, non si lasciò mai piegare dalla paura nonostante le minaccie e la preparazione di un attentato da parte di un commando nei suoi confronti che affrontò sempre con coraggio e a viso aperto, infiltrandosi nel cuore della mafia siciliana.
La sua lotta contro la criminalità ha penalizzato fortemente la sua vita privata, le sue relazioni umane sottoponendolo a rischi giganteschi e a dover firmare più volte nel corso degli anni attestati dove affermava di essere consapevole dei rischi e di prendersene la responsabilità per evitare l’ennesimo trasferimento d’ufficio in zone più tranquille. “Franchitto” non è solo un film di denuncia o un poliziesco teso e coinvolgente, è soprattutto il ritratto di poliziotti spesso lasciati soli davanti al male, di individui che pagano sulla propria pelle il prezzo dell’integrità. Nella regia dello stesso Franco Arcoraci vi è un approccio ragionato, ma empatico, capace di raccontare il crimine senza enfatizzarlo e la giustizia senza idealizzarla.
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