L’ Associazione Parco Antenna Sant’Anna A.P.S ha inviato lettera al Soprintendente per i BB.CC. e AA. di Caltanissetta e per conoscenza al Dipartimento dei Beni Culturali della Regione Sicilia e al Sindaco del Comune di Caltanissetta. Il testo
“Oggetto: STAZIONE E APPARECCHIATURE EX ANTENNA RAI DI
CALTANISSETTA – RICHIESTA DI APPOSIZIONE VINCOLO CULTURALE
1) Apparecchiature di radiotrasmissione
Premesso che, nonostante l’abbattimento del traliccio, gli impianti di radiotrasmissione della ex Stazione rai di C.da Sant’Anna in Caltanissetta, già protetti da vincolo culturale ai sensi dei d.d.g. n. 1026 del 13/3/2017 e n.1326 del 13/3/2022, continuano a rivestire il rilevante interesse storico/culturale posto a fondamento dei vincoli di tutela;
che, senza alcuna giustificazione, il decreto dirigenziale n. 2574 del 28 maggio 2025, di revoca del vincolo sul traliccio, motivato da problematiche in ordine alla pericolosità dell’antenna, ha in realtà travolto anche il vincolo sugli impianti di radiotrasmissione denominati “Rai Onda Corta 1-CLa” – Rai Onda Corta 2-Clb” – “Rai Onda Corta 3-CLc” – “Rai Onda Lunga” e “Pannello frontale Combinatrice Rohde & Schwarz” ubicati al piano terra e al primo piano dell’edificio RAI, censito al catasto con la particella 145 del foglio 92”, che non presentano certamente criticità strutturali o
problemi di pericolosità pubblica;
che, nelle relazioni tecniche allegate ai decreti di apposizione del vincolo, sopra ricordati, la Soprintendenza di Caltanissetta ha diffusamente motivato in ordine alla rilevanza storico/culturale e scientifica degli apparati predetti;considerato che pertanto appare urgente ed indifferibile ripristinare sugli apparati predetti il vincolo culturale, anche al fine di evitare che beni di tale importanza storica possano essere distrutti, deteriorati o comunque sottratti alla fruizione pubblica;
SI CHIEDE
l’immediato avvio del procedimento di apposizione del vincolo culturale su:
impianti di radio trasmissione della ex Stazione Rai di C.da Sant’Anna in Caltanissetta consistenti in cabina di sintonia e relativi blocchi di ancoraggio degli stralli ricadenti nelle particelle 311, 142, 146, 127, 134, 143 e 228 foglio 92 del catasto di Caltanissetta;
Apparati di radiotrasmissione denominati “Rai Onda Corta 1-CLa” – Rai Onda Corta 2-Clb” – “Rai Onda Corta 3-CLc” – “Rai Onda Lunga” e “Pannello frontale Combinatrice Rohde & Schwarz” ubicati al piano terra e al primo piano dell’edificio RAI, censito al catasto con la particella 145 del foglio 92, i quali rivestono interesse storico, etnoantropologico e tecnico-scientifico particolarmente importante ai sensi dell’art. 10 comma 3 lettera d) del D.Lgs. 42 del 22/01/2004 e ss. mm. ii., in quanto rappresentano straordinari esempi del progresso delle radiocomunicazioni con valore di archeologia industriale.
2) Edificio della ex Stazione Rai di C.da Sant’Anna
Il complesso della Stazione R.A.I. di Caltanissetta consta di diversi edifici: la palazzina degli impiegati, la casermetta dei Carabinieri, le autorimesse e i locali tecnici degli impianti, e infine l’edificio centrale, indubbiamente quello di maggior pregio.
Costruito nel 1950 in stile tardo Razionalista, è composto da tre elementi con sviluppo orizzontale a due piani e tetto piano a “terrazza”. Il corpo centrale aggettante, con una breve scalinata, contrassegna l’entrata principale dell’edificio ed è arricchito da basamento in pietra calcarenitica. Lungo tutta la costruzione corre un’alta zoccolatura anch’essa in pietra calcarenitica. La pavimentazione del cortile antistante il complesso è costituita da lastre rettangolari di pietra gessosa. All’interno un androne a “doppia altezza” contiene un’elegante scala semicircolare che conduce nel salone centrale, dove sono allocati i pregevoli macchinari e i vari ripetitori della ditta Marconi. Nelle varie stanze laterali si trovano ancora gli arredi originali in stile tardo Decò. I vari locali di
servizio posti al piano terra e al primo piano sono collegati con lunghi corridoi che vanno da un lato altro dell’edificio.
Il presumibile progettista, ingegnere Fiorentini, direttore dell’ufficio tecnico della RAI nazionale, in collaborazione con i tecnici dell’istituzione, conferì al palazzetto degli elementi tipici della corrente razionalista italiana. Tali elementi sono ravvisabili sia nella demarcazione dell’ingresso principale in lastre di pietra bugnata contenente l’atrio e la scalinata d’entrata avamposta rispetto le due piccole ali per lato simmetriche, sia la stessa volumetria che demarca la destinazione d’uso dei locali interni con l’incastro di volumi a diversa altezza. Sembra quasi che i progettisti abbiano voluto cucire l’edificio sugli impianti interni. Dei vari saloni interni ancora arredati con mobili seriali dei primi anni Cinquanta, emerge la grande e centrale sala di regia caratterizzata dalle vetrate sugli impianti e dalle aperture a nastro poste in alto. Nell’edificio della Stazione Rai nissena, all’interno della sala apparati, erano in funzione fino gli anni
Novanta tutti i trasmettitori a valvole per le frequenze citate e alcuni impianti elettromagnetici di grande interesse scientifico, tra i quali l’imponente trasmettitore di onde medie, chiamato Marconi, che fu, dopo gli eventi bellici, smontato da una nave e riutilizzato a Caltanissetta, con il terminale costituito da due tubi da 20kW raffreddati ad acqua.
La valenza storico/culturale dell’edificio non è solo legata ad elementi architettonici, già di per sé pregevoli, ma soprattutto all’uso cui era destinato, connesso all’antenna più alta d’Europa sino al 1966 e che è sempre stata la più alta d’Italia e ad uno degli impianti di radiotrasmissione più importanti del mediterraneo.
La sua struttura ed i suoi spazi, infatti, sono stati pensati per una grande stazione di radiotrasmissione e costituiscono una testimonianza preziosa della storia delle telecomunicazioni del secolo scorso. Le sue connotazioni architettoniche sono perfettamente funzionali rispetto al fine cui era destinato, e la conservazione dell’edificio, giunto sino a noi in discrete condizioni di manutenzione, è necessaria per conservare e perpetuare la memoria storica e culturale dell’evoluzione delle telecomunicazioni analogiche del secolo scorso.
Per tali motivazioni:
SI CHIEDE
l’immediato avvio del procedimento di apposizione del vincolo culturale sull’edificio centrale della ex Stazione Rai di C.da Sant’Anna in Caltanissetta.
Certi di un pronto riscontro si rimane in attesa delle determinazioni che saranno adottate.
Per l’Associazione Parco Antenna Rai A.P.S.:
Enzo Antonuccio, Ennio Bonfanti, Ivo Cigna, Marisa Sedita, Giuseppe D’Antona,
Leandro Janni, Renato Mancuso, Filippo Maritato, Aldo Sarto, Carmelo Mario Lipani”
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