Il dopo partita della manovra finanziaria vede l’ennesimo botta e risposta tra Dc e Autonomisti, alleati della maggioranza di governo ormai in costante contrapposizione.
Stavolta il campo di battaglia sono le norme bocciate in aula, affossate – attacca Totò Cuffaro –
«con lo strumento del voto segreto e con il subdolo accordo di frange della maggioranza. Se un partito come il Pd – continua – in alleanza con i 5 Stelle e in combutta con Mpa e alcuni deputati chiamiamoli giochettisti, ostacolano, sino a bloccarla, la norma che prevede la stabilizzazione dei lavoratori precari dei Consorzi di bonifica, mi viene di pensare che abbiano smarrito il senso della politica».
Non si è fatta attendere la risposta del coordinamento regionale Mpa: «Colpisce l’invettiva rivolta all’Mpa, accusato di giocherellare in aula. È evidente che gli unici emendamenti concreti in favore dei lavoratori dei Consorzi di bonifica e per i fondi Asacom, portano la firma dell’Mpa. Emendamenti mai neppure discussi. L’unico giocherellista che la storia recente della politica siciliana ricordi – continuano – è stato chi, da ruoli apicali, ha portato la politica a confondersi troppo spesso
con altri ambiti meno nobili».
Da laRepubblicaPalermo di Salvo Catalano
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