Anche quest’anno, con l’arrivo di agosto, la nostra politica locale ha staccato la spina
Le sedi istituzionali si sono svuotate, le discussioni si sono zittite e le decisioni, quelle che attendiamo da tempo, sono state messe in stand by.
L’estate, si sa, è il momento del riposo, del relax e, nel loro caso, di una meritata vacanza.
Mentre per loro l’unico vero problema è decidere tra una spiaggia esclusiva o la montagna, per noi cittadini che restiamo in città il panorama è un po’ diverso.
C’è chi non può permettersi nemmeno un weekend fuori, chi ha fatto il classico “mordi e fuggi” al mare scoprendo, non senza amarezza, quanto non sia il solo il mare a essere salato, ma il costo di un’intera giornata in spiaggia.
E così, tra un’attesa e l’altra, ci ritroviamo a fare i conti con gli stessi problemi di sempre, servizi carenti e progetti che sembrano destinati a restare perennemente sulla carta.
La speranza, a questo punto, è che il loro rientro sia l’inizio di una serie di novità e produttività.
Ma si staranno davvero riposando, lontani da ogni preoccupazione, o, anche in vacanza continueranno a tessere le loro trame via telefono, non per sbloccare un qualche progetto fermo e di cui nulla si sa più o per risolvere un problema della collettività, ma per sistemare qualcuno con il prossimo rimpasto o con la prossima nomina.
I “giochi di potere” tra i palazzi del Comune e del Libero Consorzio, con staff e poltrone da assegnare, sembrano una puntata di un thriller, in questo caso, politico ancora tutto da risolvere.
E noi, nel frattempo, cosa facciamo? Niente, aspettiamo il loro rientro, sperando che l’abbronzatura porti con sé anche una maggiore lucidità e voglia di affrontare i problemi reali.
E intanto, ci teniamo stretti l’ultimo grande risultato ottenuto a pieni voti, anche se qualcuno sostiene non essere del tutto originale, il manuale dell’immagine della città.
Un manuale, fatto di colori, loghi e slogan, che dovrebbe raffigurare chi siamo.
Mentre noi, a guardarci intorno, vediamo una realtà che stenta a decollare, la politica ci offre un manuale di ben 33 pagine, insomma una speranza a “incollare” ovunque.
Siamo tutti in attesa del miracolo, speranzosi che questa nuova immagine possa, magicamente, risolvere tutti i nostri problemi.
La città si salverà? Questo non lo sappiamo, ma di certo sulla carta avrà un aspetto migliore.
E molti, fieri e orgogliosi di questo modo di far politica, continueremo a fare il tifo, portando a casa magari un contributino per qualche disutibile evento.
In fondo, “l’estate sta finendo è un anno se ne va”…cantavano i Righeira, ma un anno è già passato e la rinascita rimane sulla carta del programma elettorale. Ad Maiora
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