Al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, deve essere sfuggito un fatto.
La sera di Ferragosto, ad Arzignano (Vicenza), un uomo di 50 anni, alla guida di una Volkswagen, ha travolto e ucciso due ragazzini di 16 anni, in sella a un motorino. Mattia Cardascia e Giulio Pizzolato sono morti il giorno dopo, in ospedale, a causa dei gravi traumi riportati nello schianto.
I due viaggiavano su un motorino quando l’auto del cinquantenne avrebbe invaso la corsia opposta travolgendoli.
L’ uomo aveva un tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro di sangue, ossia tre volte superiore al limite consentito.
Nessuna levata di scudi da parte di Salvini e dei suoi amici. Nessuna manifestazione di ostilità,
come per i quattro minorenni rom, che, l’11 agosto, hanno investito e ucciso la 71enne, Cecilia De Astis.
Salvini, qui, non aveva esitato: “Campo rom da sgomberare subito e poi radere al suolo –scriveva il 12 agosto – dopo anni di furti e violenza, pseudo ‘genitori ’da arrestare e patria potestà da annullare. Sindaco Sala e sinistre, ci siete? Una preghiera per la povera Cecilia”.
Nessuna preghiera per quei due ragazzini travolti da un ubriaco. Fino a ieri nei vari account del ministro dei Trasporti non c’era traccia di preghiere per Mattia e Giulio.
La mattina, su Instagram, inizia con un battito di mani al ministro Piantedosi per aver detto che il taser è “uno strumento irrinunciabile”.
Il pomeriggio, il vicepremier ci delizia con il video dell’uomo che ieri a Malpensa ha appiccato
un incendio, ribadendo –sia mai che sfugga –che l’uomo è “straniero con permesso di protezione internazionale, una delle ‘risorse’ che ci pagheranno le pensioni, secondo certa sinistra che vorrebbe togliere il taser alle forze dell’ordine”.
E sul far della sera posta un video con una sua intervista. Su Facebook il copione è uguale. E su
X, oltre a spiegarci quanto sia bello il Ponte, nessun accenno ai ragazzini investiti.
E sì che l’argomento dovrebbe essere di suo interesse. Salvini si era tanto speso per contrastare
gli ubriachi al volante.
A Vasco Rossi, che aveva commentato le regole del nuovo Codice della strada, aveva consigliato di andare a parlare con i parenti delle vittime.
E tra i post fissati nel suo Instagram, il 24 luglio, c’è lui, con i cartelli in mano, in stile Zaia, che conta 81 morti inmeno con il nuovo codice.
Ma del caso vicentino nessuna traccia. Della serie: è italiano, non twitto.
Dail FattoQuotidiano di Serenella Bettin
Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o
Si precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.
