Nel 1633 Galileo Galilei pronunciò la celebre frase “E pur si muove”.
Oggi, dopo decenni di immobilismo e promesse disattese, anche il SINALP Sicilia può farla propria per descrivere l’evoluzione, finalmente concreta, della battaglia sulla stabilizzazione degli Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM).
Parliamo di oltre 40mila professionisti in tutta Italia, donne e uomini che da anni garantiscono supporto essenziale agli alunni con disabilità, spesso in condizioni di lavoro precarie, sottopagati e senza riconoscimento adeguato.
Finalmente si apre uno spiraglio: un Disegno di Legge unificato (NT1), che accorpa le precedenti proposte n. 236, 1141 e 793, sarà discusso a settembre nelle Commissioni VII e IX del Senato, e prevede l’assunzione a tempo indeterminato con contratto di tipo subordinato.
Come SINALP abbiamo sempre sostenuto che la collocazione naturale di questi professionisti dovesse essere tra il personale scolastico del Ministero dell’Istruzione.
Ciononostante, consideriamo positivo e fondamentale anche questo percorso di stabilizzazione tramite Regioni ed Enti Locali: un passo avanti storico, non più rinviabile.
Gli ASACOM non sono figure “accessorie”, ma professionisti che ogni giorno consentono a migliaia di alunni e famiglie di vivere la scuola come spazio di crescita, inclusione e dignità.
Negare loro un contratto stabile ha significato, per anni, tradire non solo i lavoratori, ma anche il principio costituzionale del diritto allo studio e all’inclusione.
Il Disegno di Legge, per la prima volta, riconosce in maniera esplicita la specificità di questa figura professionale, individuando come titolo di riferimento la Laurea triennale L19 (educatore professionale socio-pedagogico o educatore).
Per il SINALP questa è la base da cui partire per costruire un profilo altamente qualificato e specializzato, capace di affrontare la complessità delle diverse condizioni di disabilità, anche quelle con bisogni comunicativi e comportamentali particolarmente delicati.
Come dichiara il Prof. Giuseppe Lombardo, Responsabile SINALP per il comparto scuola, il percorso di stabilizzazione dovrà garantire:
- La salvaguardia dei lavoratori attuali, che da anni operano con dedizione e professionalità, spesso senza le giuste tutele, e che devono essere finalmente riconosciuti e stabilizzati.
- La definizione di regole uniformi e titoli adeguati per il futuro, così da dare solidità e qualità a una professione che deve avere lo stesso valore su tutto il territorio nazionale.
Il SINALP sottolinea con forza un pericolo evidente, se la stabilizzazione resterà in mano a Regioni ed Enti Locali, rischiamo una frammentazione territoriale inaccettabile.
Le Regioni “più ricche” potrebbero offrire condizioni migliori, mentre altre lascerebbero i lavoratori e le famiglie nell’incertezza.
Sarebbe l’ennesima ingiustizia subita dal Sud e da territori già fragili.
Per questo ribadiamo la nostra posizione: lo Stato deve assumersi direttamente la responsabilità di questi professionisti, garantendo uniformità contrattuale, retributiva e organizzativa a livello nazionale.
A settembre, durante la discussione in Senato e l’esame degli emendamenti, si deciderà il futuro di migliaia di lavoratori e delle famiglie che su di loro contano.
Il SINALP, dichiara il Segr. Regionale Andrea Monteleone, vigilerà affinché questo passaggio non si trasformi nell’ennesima occasione persa.
Gli ASACOM non chiedono favori, ma il riconoscimento di ciò che hanno già dimostrato sul campo.
Essere professionisti insostituibili, pilastro dell’inclusione scolastica e sociale.
Dopo anni di sfruttamento e attese, ora è il tempo della stabilizzazione vera, definitiva e giusta.
La Direzione Regionale SINALP
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