L’attacco a Gaza City è ancora nelle fasi iniziali, ma è cominciato
Lo ha detto il portavoce dell’esercito israeliano mentre Hamas risponde che “sarà un bagno di sangue” per i soldati dell’Idf.
Intanto nei prossimi giorni saranno reclutati migliaia di riservisti che dovranno essere pronti per l’entrata nella città considerata roccaforte di Hamas, e nei campi profughi limitrofi, dove si trovano 800mila persone.
Il segretario di Stato americano Rubio ha annunciato la revoca dei visti di ingresso dei delegati dell’Olp e dell’Autorità Nazionale Palestinese che avrebbero dovuto partecipare all’Assemblea Onu a New York dal 9 al 23 settembre.
Il ministro degli Esteri Tajani, interrogato su possibili sanzioni a Israele ha risposto: “Cominciamo dai coloni”
Onu, discuteremo con Usa sui visti negati a palestinesi
Le Nazioni Unite “discuteranno con il dipartimento di Stato” americano la questione dei visti Usa negati alla delegazione palestinese che partecipera’ ai lavori dell’Assemblea generale dell’Onu, in programma dal 9 al 23 settembre. La discussione, ha precisato il portavoce, “sara’ in linea con l’accordo sul quartier generale dell’Onu sancito tra Nazioni Unite e Usa”. “Tutti gli Stati membri e gli osservatori permanenti – ha aggiunto – hanno diritto a essere rappresentati”. Il riferimento e’ all’accordo che obbliga gli Stati Uniti a far partecipare tutti i membri dell’Onu ai lavori. Le restrizioni al visto dovrebbero riguardare solo gli spostamenti sul suolo americano esterno al Palazzo di Vetro, dove si terra’ l’Assemblea generale.
Media, pesanti bombardamenti Idf su citta’ Gaza. 10 morti
Pesanti bombardamenti sono stati segnalati nella citta’ di Gaza dall’alba di oggi. Lo riferisce al Jazeera. Secondo l’agenzia palestinese Wafa, dieci persone sono morte in attacchi aerei israeliani sul campo profughi di Nuseirat, nella zona di Karama e ad al-Wahda Street, nella citta’ di Gaza. Fonti sanitarie hanno riferito che ieri le vittime in tutta la Striscia sono state 79, la maggior parte delle quali nel capoluogo.
Lokke, situazione catastrofica, passare da parole a fatti
Nonostante le “divergenze fra i 27 Paesi europei” sulla “catastrofica” situazione a Gaza, e’ ora di “passare dalle parole ai fatti”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri danese Lars Lokke al suo arrivo al Consiglio Esteri informale dell’Ue a Copenaghen. “Da tempo sosteniamo che questa guerra debba cambiare rotta e faremo la nostra parte per trovare un terreno comune”, ha affermato
Bettel: ‘non ci sono visti per palestinesi a New York? Andiamo a Ginevra’
“Ieri abbiamo ricevuto informazioni, secondo le nostre fonti, secondo cui le autorità americane non avrebbero concesso visti alle autorità palestinesi, ai rappresentanti dell’Autorita’ nazionale palestinese, al governo palestinese, per recarsi a New York, all’Assemblea generale. Se cosi’ fosse, non sarebbe normale. Dobbiamo poter discutere insieme”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri del Lussemburgo, Xavier Bettel, al suo arrivo alla riunione informale dei ministri degli Esteri Ue a Copenaghen. “Non possiamo semplicemente dire che stiamo escludendo la Palestina dal dialogo. In tal caso, perche’ non andare a Ginevra, invece che a New York, per una sessione speciale dell’Assemblea Generale, per poter ascoltare, per discutere sulla Palestina? Non possiamo essere tenuti in ostaggio”, ha aggiunto
Kallas, sanzioni a Israele? Non ottimista, no maggioranza
Sulle sanzioni a Israele per Gaza, “non sono molto ottimista, perche’ anche sulle opzioni piu’ indulgenti su Horizon non c’e’ una maggioranza qualificata”. Lo ha affermato l’Alto rappresentante della Politica estera Ue, Kaja Kallas, arrivando al Consiglio degli Esteri Ue informale a Copenaghen. “Molte proposte sono state fatte in modo che anche Paesi non sostenitori possano adottarle”, ma anche cosi’ non sembra esserci consenso, ha aggiunto, ribadendo di “non essere molto ottimista”.
Onu: Barrot, e’ santuario pace, non ci siano restrizioni
“L’Onu e’ un santurario della pace. Non deve patire nessuna restrizione”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri francese Jean Noel Barrot arrivando al Gymnich a Copenaghen, commentando la decisione Usa di vietare visti ai rappresentanti palestinesi dell’Anp in occasione dell’Assemblea generale Onu.
Ministero Salute Gaza, superate le 63mila vittime
Sono piu’ di 63.000 le vittime palestinesi nella guerra a Gaza. Ad aggiornare il bilancio, dopo i 48 morti di ieri, e’ stato il ministero della Salute di Gaza, riferisce il quotidiano israeliano Haaretz.
Tajani: sanzioni ai ministri d’Israele? Cominciamo con coloni
“Cominciamo con sanzionare i coloni, piu’ coloni e in maniera piu’ dura, poi vediamo. Questa è la prima tappa, poi se non serve a molto se ne possono studiare altre”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando al Consiglio degli Esteri informale dell’Ue a Copenaghen, in risposta a una domanda dei giornalisti su possibili sanzioni ai ministri dell’estrema destra israeliani che sostengono i coloni violenti in Cisgiordania. “Decidere le sanzioni ai coloni e’ gia’ un messaggio forte in direzione della difesa delle fondamenta di uno Stato palestinese perche’ se la Cisgiordania viene annessa, vuol dire che finisce l’ipotesi di uno Stato palestinese nel quale noi crediamo. Non c’e’ oggi pero’ dobbiamo lavorare per costruirlo. Quindi cominciamo con i coloni poi vediamo”, ha aggiunto Tajani
Lussemburgo, al lavoro su stop import prodotti colonie
“Su iniziativa di Maxime Pre’vost, il nostro collega belga, abbiamo chiesto di intervenire su tutto cio’ che riguarda l’importazione di prodotti dai territori occupati. Non serve l’unanimita’, basta la maggioranza qualificata. Credo che questa sia una delle strade che dobbiamo percorrere”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri del Lussemburgo, Xavier Bettel, al suo arrivo alla riunione informale dei ministri degli Esteri Ue a Copenaghen. “Ammetto che non e’ ancora ufficiale, perche’ non ho ancora finito, ma sto valutando quale sia l’arsenale giuridico in Lussemburgo che ci permetterebbe di adottare misure anche a livello di tutto cio’ che riguarda l’importazione di prodotti dalle colonie. Questi sono piccoli passi, ma vedo che le grandi questioni”, ha aggiunto.
Olanda, Paesi cambino posizione come abbiamo fatto noi
“Penso che, dato quanto sta accadendo a Gaza e il fatto che la situazione stia peggiorando da un lato e in Cisgiordania dall’altro, vediamo anche che Israele sta ulteriormente espandendo le sue politiche di insediamento. Credo che questo dovrebbe incoraggiarci a essere piu’ uniti, perché dobbiamo aumentare ulteriormente la pressione sia per il cessate il fuoco che per agire contro gli insediamenti illegali”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa dei Paesi Bassi, Ruben Brekelmans, al suo arrivo alla riunione dei ministri degli Esteri Ue a Copenaghen. “Spero che alcuni Paesi cambino ora posizione. Anche i Paesi Bassi, ad esempio, hanno cambiato posizione su alcune di queste misure, e spero che possiamo essere piu’ uniti e assicurarci di reagire a quanto sta accadendo. So quanto sia polarizzato il dibattito”, ha aggiunto.
Fonte La7
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