Il Viminale svicola sui soldati israeliani
Isoldati israeliani in vacanza in Italia per “decomprimere” dagli orrori della guerra a Gaza?
Paragonabili, sul fronte della sicurezza, a “comitive culturali, turistiche o gruppi sportivi”.
Durante il question time che si è svolto ieri alla Camera, Matteo Piantedosi non ha smentito la presenza in strutture turistiche del nostro Paese – nelle Marche (tra il 2024 e il 2025) e in Sardegna – di militari dell’Idf. Anzi, il ministro dell’Interno ha spiegato pubblicamente che la polizia italiana è impegnata ad “assicurare protezione a chiunque rischi di essere vittima di violenza sul nostro territorio”.
Piantedosi era stato interrogato dal deputato pentastellato Alfonso Colucci “in merito al soggiorno di soldati israeliani presso località turistiche italiane”, scovati grazie ai reportage pubblicati nei giorni scorsi dal Fatto.
Un quesito specifico a cui tuttavia il titolare del Viminale ha risposto senza scendere nel dettaglio dell’eventuale status di militari degli israeliani in vacanza, parlando di “gruppi occasionalmente presenti sul territorio nazionale”.
Diverese fonti assicurano che non esiste un accordo formale tra i due Stati per l’arrivo di questi soldati. E come conferma anche l’Idf, contattata dal nostro giornale, “si tratta di iniziative indipendenti e non sono organizzate o supportate dalle Idf ”ma da diversi soggetti “che possono organizzare viaggi per i soldati” e che vengono “condotte secondo le normali procedure”, in mete molto in voga in Israele come India, Cipro e, appunto, Italia.
Il Fatto nei giorni scorsi ha parlato con alcuni dei militari presenti in un resort del gruppo Hilton, nei
pressi di Santa Teresa di Gallura.
Ma fonti della Polizia sostengono con certezza che si tratti di dipendenti della società di comunicazione Cellcom Israel. Dunque civili. Una cosa potrebbe non escludere l’altra: l’impegno militare di Israele è così importante che, unito alla leva obbligatoria dei 3 anni e all ’alto numero di riservisti presenti nel Paese, spesso lo status di “civile”e“soldato ”finisce per coincidere.
E alcune società che collaborano attivamente con l’esercito di Tel Aviv – come Cellcom – ospitano tra le proprie file molti combattenti.
Resta il fatto che al Viminale questa distinzione non interessa.
Piantedosi nella risposta al question time parla della necessità di “prevenire turbative dell ’ordine e della sicurezza pubblica, anche a causa del crescente numero di azioni di intolleranza antisemita”, anche nei confronti di “comitive culturali, turistiche o gruppi sportivi che possano essere considerati
esposti ad atti di intolleranza” come, ha aggiunto il ministro in aula, “avvenuto anche di recente in Sardegna”.
Il tema resta essenzialmente etico. Dopo gli attentati diHamas e i rapimenti del 7 ottobre 2023, i quasi 2 anni di attacchi di Israele a Gaza hanno prodotto quasi 60 mila morti, di cui circa 18 mila bambini.
Il 5stelle Colucci, nella sua replica, ha criticato duramente il governo, facendo notare che invece “la
Spagna ha deciso di negare il visto a chiunque abbia partecipato alle operazioni militari di Gaza”.
Al contrario dell’Italia.
Da ilFattoQuotidiano di Vincenzo Bibisglia
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