Mentre salpa la Flotilla italiana il premier israeliano Benjamin Netanyahu presenta i piani per una “emigrazione volontaria” dei palestinesi dalla Striscia di Gaza. Yassine Lafram: “Sta pensando al sogno della grande Israele”
Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato oggi che non ci sarà nessuno Stato palestinese. “Manterremo la nostra promessa che non ci sarà uno Stato palestinese, questo posto ci appartiene”, ha detto intervenendo alla cerimonia di firma di un importante progetto di insediamento nella Cisgiordania occupata, a Maale Adumim, appena a est di Gerusalemme.
Secondo i media di Tel Aviv, inoltre Netanyahu avrebbe presentato i piani per una “emigrazione volontaria” dei palestinesi dalla Striscia di Gaza: agli abitanti sarebbe consentito di lasciare l’enclave a partire dal mese prossimo, via aerea e via mare.
Netanyahu contro Sanchez: “Da premier spagnolo minaccia genocida”
Il premier israeliano ha inoltre accusato di minacce genocide il primo ministro spagnolo Sanchez che aveva affermato: “La Spagna, come sapete, non ha bombe nucleari, nemmeno portaerei e grandi riserve di petrolio. Noi da soli non possiamo fermare l’offensiva israeliana. Ma questo non significa che smetteremo di provarci”.
“Il primo ministro spagnolo Sanchez ha dichiarato che la Spagna non può fermare la battaglia di Israele contro i terroristi di Hamas perché ‘la Spagna non possiede armi nucleari’. Questa è una minaccia genocida palese contro l’unico Stato ebraico al mondo”. Lo scrive su X il premier israeliano Benyamin Netanyahu. “A quanto pare, l’Inquisizione spagnola, l’espulsione degli ebrei dalla Spagna e lo sterminio sistematico degli ebrei durante l’Olocausto non sono sufficienti per Sanchez. Incredibile”.
Salpa la Flotilla per Gaza
Intanto sono partite oggi da Siracusa le diciotto barche italiane che si uniranno alla Global Sumud Flotilla: “Gaza stiamo arrivando”. Le navi sono cariche di 500 tonnellate di aiuti. “Dalla Sicilia partono 150 persone – spiega Maria Elena Delia, portavoce italiana – sono 600 se consideriamo tutta la missione”.
La nave “Life Support” di Emergency viaggerà a chiusura della Flotilla, accompagnando la missione con il ruolo di osservatore e mettendosi a disposizione per offrire supporto medico e logistico alle navi che dovessero averne necessità.
A Siracusa ci sono anche parlamentari e Yassine Lafram, presidente dell’Ucoii, l’Unione delle comunità islamiche d’Italia: “Mentre noi parliamo di due Paesi, due popoli, due Stati, Israele sta pensando al sogno della grande Israele. Netanyahu, nelle sue interviste ne ha parlato chiaramente dicendo che lui è in missione biblica, spirituale dove il progetto finale è quello della grande Israele che ingloba i paesi confinanti”. L’unica soluzione per Lafram è la creazione di un unico Stato libero e democratico dove possano convivere insieme ebrei, arabi, musulmani, cristiani: “Però ci vuole una supervisione internazionale”.
Fonte Today
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