Il Codacons lancia l’allarme sulla gestione pubblica in Sicilia. L’associazione, attraverso la sua task force legale, ha annunciato un esposto alla Corte dei Conti per accertare eventuali danni erariali su diverse questioni. Il Codacons ha acceso i riflettori su elisoccorso, patrimonio immobiliare, gestione idrica e smaltimento dei rifiuti, chiedendo trasparenza e chiarezza.
Dall’elisoccorso al patrimonio immobiliare
Nelle scorse settimane l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha aperto un procedimento di vigilanza sul servizio di elisoccorso in Sicilia, chiedendo documentazione sugli affidamenti e sulle proroghe dal 2013 fino ai bandi previsti per il 2025, dopo anni di rinvii e procedure sospese.
Il Codacons, attraverso la propria task force legale, ha quindi annunciato la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti, affinché vengano accertati eventuali profili di danno erariale e sia garantito un monitoraggio rigoroso delle procedure future.
«Non si tratta dell’unico caso sotto osservazione – dichiara Bruno Messina, vicepresidente Codacons Sicilia – perché la magistratura contabile ha acceso i riflettori anche sulla gestione del patrimonio immobiliare della Regione. In particolare, sul mancato acquisto del Palazzo ex Sicilcassa di via Cordova a Palermo, oggi affittato a canoni ritenuti eccessivi, con un possibile danno vicino al milione di euro. Appresa la notizia, il Codacons ha avviato un accesso agli atti, riservandosi di intervenire davanti alla Corte dei Conti”.
Rifiuti e acqua, due fronti aperti
La task force del Codacons ha puntato l’attenzione anche sulla dispersione idrica, che in Sicilia raggiunge il 52% (con punte del 75% a Catania), aggravata da dighe fuori uso e invasi interrati. I nuovi dissalatori previsti a Porto Empedocle, Gela e Trapani, con un costo di 167 milioni di euro, produrrebbero solo il 2% dell’acqua dispersa. “Se sarà accertato che tali investimenti risultano inefficaci, presenteremo un ulteriore esposto alla Corte dei Conti, , con contestuale segnalazione all’Autorità per l’energia (ARERA)” aggiunge Messina.
Infine, l’associazione ha sollevato dubbi sul piano regionale rifiuti, che prevede la costruzione di due termovalorizzatori da 400 milioni di euro ciascuno, a Palermo e Catania. La Corte dei Conti e l’ANCI Sicilia hanno già sollevato perplessità sul dimensionamento degli impianti e sulla sostenibilità rispetto agli obiettivi di raccolta differenziata fissati dall’Unione Europea. Anche in questo caso, il Codacons si riserva azioni legali qualora emergano violazioni dell’interesse pubblico.
“Trasparenza, efficienza e tutela dell’interesse collettivo devono essere i cardini dell’azione pubblica – conclude Messina -, Continueremo a vigilare su ogni episodio che desta perplessità, affinché i cittadini siciliani non paghino il prezzo di scelte gestionali discutibili”.
Fonte freepressonline
——————
Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o
Si precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.
