Ieri, 19 settembre 2025, a Caltanissetta presso l’Auditorium del Seminario Vescovile si è tenuto il Convegno “Acqua: una soluzione definitiva”, promosso dalla Diocesi di Caltanissetta in seno al suo Consiglio presbiterale e al Consiglio pastorale, a cui sono state invitate Istituzioni politiche, civili e sociali per confrontarsi insieme su un tema prioritario: l’acqua.
Numerose le realtà presenti: dal Presidente della Provincia e sindaco di Caltanissetta ai molti primi cittadini, assessori e consiglieri dei 18 Comuni della Diocesi, nonché il gestore del servizio idrico di Caltanissetta, Caltacqua, gli ordini professionali, realtà sociali e comitati di quartiere.
Il Convegno ha visto una prima parte dedicata alla narrazione della nostra realtà locale in relazione alla situazione idrica, nei suoi sistemi di approvvigionamento e ridistribuzione e soprattutto nelle sue difficoltà, grazie ad interventi dei tecnici e dei relatori presenti, per poi svilupparsi nei possibili percorsi risolutivi da intraprendere.
Il dott. Fabio Salvatore Corvo, presidente regionale dell’Ordine degli Ingegneri, sottolineava come debbano essere i criteri di solidarietà a guidare l’equa distribuzione dell’acqua, come già previsto dalla legge Galli, ma mai veramente attuata. Il presidente regionale dell’Ordine dei Geologi, il dott. Paolo Mozzicato, ha parlato di “quadro inquietante di tutto il sistema”, un sistema non adeguato ai tempi: Caltanissetta, come tutta la Sicilia, è fortemente in ritardo. Occorre allora un approccio diverso, anche dal punto di vista politico, non guardando solo all’emergenza, al “tutto e subito” delle risposte tampone alle crisi che si susseguono, ma iniziare un serio processo di programmazione per risolvere i problemi. Sulla stessa linea il dott. geologo Marcello Frangiamone che ha ulteriormente messo in evidenza come il territorio di Caltanissetta, privo di propri bacini idrici, debba dipendere da altri ambiti territoriali per coprire il suo grande fabbisogno idrico. A chiudere il quadro la prof.ssa Fiorella Falci con l’invito a “costruire risposte concrete per una soluzione definitiva”, pur con le sue sfide e la consapevolezza dei tempi necessari per poter risolvere l’annoso problema dell’acqua.
Prima soluzione fra tutte allora quella di completare la “grande incompiuta”, la diga Blufi. Un primo passo sarebbe la messa in funzione in tempi brevissimi dell’avandiga, così da permettere al territorio nisseno di avere maggior acqua disponibile per superare le future crisi. Dal confronto è emersa infatti l’importanza di intraprendere un duplice percorso, che cammini in parallelo: rispondere sì alle emergenze, perché famiglie, imprese e servizi hanno diritto ad avere acqua erogata dai propri rubinetti, ma con una programmazione efficace che arrivi alla soluzione a lungo termine.
Ciò è possibile solo con un intervento comune e coordinato, che prevede la collaborazione tra istituzioni, enti e comunità per giungere a soluzioni definitive e sostenibili. Con questa comune volontà di avviare un percorso stabile di confronto e soprattutto di lavoro, i partecipanti al Convegno sono stati invitati, a chiusura dello stesso, a sottoscrivere un documento di impegno condiviso, nel quale si riconosce l’acqua come bene vitale e diritto fondamentale.
S.E. Rev.ma Mons. Mario Russotto ha espresso gratitudine per la presenza e la disponibilità dei convenuti, sottolineando che «questo non è solo un momento di riflessione, ma un patto di corresponsabilità per il futuro della nostra terra. La crisi idrica non può più essere affrontata con logiche emergenziali, ma con scelte coraggiose, trasparenti e condivise». S.E. ha, altresì, rinnovato l’impegno della diocesi per promuovere altri incontri, anche in seno ai singoli Consigli comunali, e la disponibilità a partecipare a tavola tecnici per poter insieme divenire a questa soluzione al problema acqua che sia davvero definitiva.
Caltanissetta, 20 settembre 2025
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