La storia è ambientata a Caltanissetta e narra di un vecchio capomafia che cerca di trascinare un giovane studente in un gioco molto più grande di lui.
Entrambi abitano nella stessa via ed è quindi quasi inevitabile che si conoscano, si incontrino e che tra loro nasca un rapporto di reciproca ammirazione.
Col tempo, però, il giovane protagonista si rende conto della verità: capisce con chi ha davvero a che fare e sceglie di allontanarsi definitivamente, preferendo la via della giustizia e della legalità.
È una vicenda avvincente che conduce il lettore dentro l’ambiguo rapporto tra un bravo e virtuoso studente e un capomafia che, in apparenza, si mostra come una figura rispettabile, degna di ammirazione, quasi positiva, ma che in realtà è capace di ordinare i più crudeli omicidi.
Quello che rattrista è che il nostro autore, onorato e premiato a Savona, pubblicato a Messina, venga invece ignorato a Caltanissetta, la sua città natale.
Una città che troppo spesso dimentica i suoi figli migliori, quelli che, in silenzio, la onorano con modestia ma con tanto amore.
È proprio vero: «Nemo propheta in patria».
Salvatore Giunta