La Repubblica di ieri pubblicava un articolo a firma di Concita De Gregorio, intitolato “È cambiata l’aria delle piazze”.
Vi si prende atto che nell’opinione pubblica sta montando un’enorme marea favorevole alla causa palestinese, dopo gli evidenti crimini di Israele e la perseveranza nelle stragi di civili e bambini.
“Quello che sta facendo Israele è uno schifo” dice nell’articolo un pescatore di Trani, “lo sappiamo tutti in famiglia”.
S’è svegliata anche Repubblica: meglio così. E comunque, è vero: la rivolta morale del popolo ha colto di sorpresa i politicanti più miopi, cioè la Meloni e i suoi ministri, i nani d’Europa. Non che Macron, Merz e Starmer siano giganti, però avevano fiutato l’aria e hanno fatto la mossa (tardiva, ipocrita) di riconoscere lo Stato di Palestina. L’Italia neppure questo.
“I tempi sono prematuri per il riconoscimento” ha sentenziato la mini premier. Forse saranno maturi quando non esisteranno più i palestinesi?
L’atteggiamento di Roma ricorda che due secoli fa tutti i regnanti d’Europa, dopo la caduta di Bonaparte, fecero concessioni ai parlamenti, trasformando le monarchie assolute in monarchie costituzionali, mentre solo il Re delle Due Sicilie e pochi altri rimasero arroccati su posizioni da Ancien Régime.
Non me ne vogliano i meridionalisti per il paragone – sono pro Meridione anch’io – però l’Italia politica, a nord e a sud, è oggi il paese più retrivo d’Europa. Qui si pensa che per rimanere a galla basti andare su invito di Trump a baciargli il cu**.
Ma i popoli dell’Occidente, quello italiano compreso, sono vastamente schifati. Lo slancio di oggi per Gaza è cento volte più forte di quello che nacque dalla guerra del Vietnam mezzo secolo fa.
Sabato a Berlino più di 100mila persone hanno marciato per Gaza.
Avete visto le impressionanti immagini? No, perché le tv e i giornali non ve le fanno vedere, sarebbe un pericoloso eccesso di verità. E quasi un milione di persone a Tokyo? E i 10 milioni sparsi in varie città degli Stati Uniti?
Fonte LANOTIZIAGIORNALE.IT di Paolo di Mizio
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