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Da Obama a Trump: attenti ai premi Nobel ai presidenti degli Stati Uniti d’America

Last updated: 09/10/2025 17:56
By Redazione 97 Views 5 Min Read
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Prima di Obama, a ogni modo, a vincere il Nobel erano già stati in tre. Chi sono, ma soprattutto, sono stati davvero protagonisti di risoluzioni dei conflitti internazionali?

Contents
BARACK OBAMARUSSIA-UCRAINASi precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.                                                 

Donald Trump ha dichiarato di meritarsi il premio Nobel per la pace almeno cinque volte. Lo ha calcolato il tabloid Usa Today proprio oggi, alla vigilia della nuova assegnazione a Oslo, in Norvegia.

BARACK OBAMA

Comunque vada, i presidenti degli Stati Uniti hanno già vinto quattro premi: l’ultima volta è toccato a Barack Obama. L’annuncio era arrivato il 9 ottobre 2009, a meno di un anno dall’entrata in carica del primo afroamericano alla Casa Bianca. La motivazione della scelta del Comitato del Nobel era stata l’aver creato “un nuovo clima” nei rapporti internazionali, in particolare attraverso il dialogo con il mondo musulmano. Obama aveva anche promesso di riportare a casa “i ragazzi dall’Afghanistan e dall’Iraq” e di svuotare e smantellare il carcere di Guantanamo.

C’è chi ritiene che quella decisione, data sulla fiducia, in anticipo, non abbia però portato bene. Obama non mise fine alla guerra in Afghanistan, pur dopo l’uccisione del capo di al-Qaida, Osama bin Laden (a preparare il ritiro americano da Kabul era stato invece proprio Trump); non chiuse affatto il carcere di Guantanamo, tuttora aperto; le sue scelte in Iraq, inoltre, non impedirono l’espansione del Califfato islamico guidato da Abu Bakr al-Baghdadi.

Anche peggio andò in Libia e in Siria, nonostante le speranze di democrazia che attraversarono Medio Oriente e Nord Africa con le “primavere arabe”. Nel primo caso Obama autorizzò i bombardamenti della Nato, fino all’assassinio di Muammar Gheddafi e alla frammentazione del Paese, politicamente tuttora diviso

In Siria, invece, dopo aver messo in guardia il presidente Bashar al-Assad dall’usare armi chimiche, finì per abbandonare il campo, lasciando l’iniziativa e i tentativi di stabilizzazione alla Russia di Vladimir Putin e alla Turchia di Recep Tayyip Erdogan. Oggi Trump cita tra i propri successi gli sforzi per la pace. Sarebbe stato decisivo, in positivo, rispetto ai conflitti tra Israele e Iran, tra Repubblica Democratica del Congo e Ruanda, tra Cambogia e Thailandia, tra India e Pakistan, tra Serbia e Kosovo, tra Egitto ed Etiopia e tra Azerbaigian e Armenia.

RUSSIA-UCRAINA

Nel conflitto tra Russia e Ucraina, che il presidente americano aveva promesso di chiudere “in 24 ore”, il bilancio è più controverso. L’ultima spinta in favore di Trump potrebbe però arrivare dall’intesa tra Tel Aviv e Hamas che, appena annunciata, promette di porre fine alle sofferenze della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza.

I PRECEDENTI

Prima di Obama, a ogni modo, a vincere il Nobel erano già stati altri tre presidenti americani: Theodore Roosevelt, nel 1906, per aver contribuito alla fine della guerra russo-giapponese; Woodrow Wilson, nel 1919, dopo aver creato la Società delle Nazioni; e Jimmy Carter, alla Casa Bianca dal 1977 al 1981 ma premiato nel 2002 “per l’impegno instancabile e decennale nel trovare soluzioni pacifiche ai conflitti internazionali e nel far avanzare democrazia e diritti umani”. Non lo ha fatto anche Trump?

Fonte Agenzia Dire www.dire.it di Vincenzo Giardina

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Si precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.                                                 

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