Ancora una volta ci troviamo di fronte a uno spettacolo desolante che offende il senso civico e il decoro urbano della nostra città.
Il Parco Robinson, un tempo punto di riferimento per tante famiglie nissene, oggi versa in uno stato di abbandono inaccettabile, simbolo evidente della mancanza di una visione amministrativa capace di garantire la manutenzione e la tutela dei beni pubblici.
Altalene rotte, scivoli danneggiati, recinzioni improvvisate e rifiuti sparsi ovunque: ciò che
dovrebbe essere un luogo di gioia e socialità per i bambini si è trasformato in un’area
pericolosa e degradata, dove l’unico gioco possibile è quello dell’incuria.
Una condizione che solleva interrogativi gravi e legittimi: che senso ha tenere aperto un parco
giochi in queste condizioni? E soprattutto, di chi sarebbe la responsabilità se un bambino
dovesse farsi male?
È evidente che la colpa non può ricadere soltanto sulle istituzioni: una parte di responsabilità
è anche di quei cittadini che hanno scelto di distruggere ciò che appartiene a tutti, rendendosi
protagonisti di atti di vandalismo che non solo deturpano un bene pubblico, ma calpestano il
diritto collettivo alla bellezza, alla sicurezza e al rispetto.
Chi rompe un’altalena, chi imbratta un muro, chi abbandona rifiuti, non danneggia “il
Comune” — danneggia la propria città, i propri figli, la comunità intera.
Tuttavia, ciò non assolve l’amministrazione comunale, chiamata a garantire vigilanza,
manutenzione e decoro.
È inaccettabile che nel cuore di Caltanissetta un parco giochi versi in queste condizioni, mentre si parla di “riqualificazione urbana” solo durante le campagne elettorali.
Un’amministrazione responsabile deve prevedere interventi continui, piani di manutenzione
programmata e sistemi di videosorveglianza che scoraggino i comportamenti incivili, oltre a
campagne educative rivolte ai cittadini, grandi e piccoli, per promuovere il senso di
appartenenza e cura del bene comune.
La cura di una città si misura dai luoghi che appartengono ai più piccoli: dai parchi, dalle
scuole, dalle piazze.
E oggi, al Parco Robinson, quella cura non c’è più.
Chiediamo dunque un intervento immediato per restituire dignità e sicurezza a questo spazio
pubblico, e per avviare una riflessione seria sul modello di gestione e manutenzione delle
aree verdi cittadine.
Caltanissetta merita di tornare a essere una città vivibile, pulita e sicura. Non solo a parole,
ma con azioni concrete e responsabilità condivise.
Perché il rispetto di una comunità si misura da come tratta i suoi spazi comuni — e da quanto
li difende.
Noemi Passaro – Coordinatrice cittadina Sud Chiama Nord – Caltanissetta
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