Una nuova iniziativa firmata Associazione Piccoli Gruppi Sacri, arricchirà il centro storico di Caltanissetta. Il chiosco di Piazzetta Tripisciano diventerà infatti una vetrina a cielo aperto, che per tutto l’anno ospiterà al suo interno tre Varicedde della Settimana Santa nissena.
L’obiettivo è quello di valorizzare le bellezze cittadine e rafforzare l’identità nissena, offrendo ai cittadini e ai visitatori la possibilità di ammirare da vicino alcuni dei piccoli gruppi sacri che rappresentano uno dei simboli più autentici della tradizione locale.
Le tre Varicedde, finora custodite nella sede di via Palermo, troveranno così nuova visibilità nel cuore della città grazie alla collaborazione tra l’Associazione Piccoli Gruppi Sacri e il Comitato di Quartiere Badia, al quale l’amministrazione comunale ha concesso il chiosco di Piazzetta Tripisciano.
L’accordo è stato ratificato con un protocollo d’intesa sottoscritto tra il presidente Michele Spena e il presidente del Comitato, Giacomo Tuccio, a conferma della visione condivisa di valorizzare il centro storico attraverso la cultura e la tradizione.
Fondamentale la collaborazione del Comitato di Quartiere Badia, che ha subito intuito l’importanza e il valore aggiunto dell’iniziativa. La presenza delle tre Varicedde nel chiosco – hanno sottolineato i rappresentanti del Comitato – non solo contribuirà a rendere più accogliente e suggestiva Piazzetta Tripisciano, ma offrirà anche un segno tangibile di come la sinergia tra associazioni e realtà di quartiere possa tradursi in un beneficio concreto per la città.
Il supporto dell’amministrazione comunale non è mancato: i due assessorati guidati da Guido Del Popolo, assessore al Patrimonio, e Pierpaolo Olivo, assessore all’Identità, hanno subito condiviso l’idea e riconosciuto il valore culturale e simbolico del progetto. Entrambi hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando come «questo progetto rafforzi l’identità cittadina e riqualifichi una parte del centro storico, quella di Piazzetta Tripisciano, davvero suggestiva e pronta a diventare ancora più bella e fruibile grazie al chiosco. La presenza delle tre Varicedde all’interno offrirà un colpo d’occhio di grande valore, permettendo a cittadini e visitatori di ammirare da vicino una testimonianza viva della nostra tradizione. Ben vengano iniziative come questa – hanno aggiunto – che valorizzano il patrimonio culturale e lo trasmettono alle nuove generazioni, alimentando il senso di appartenenza e di orgoglio cittadino».
Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco, avvocato Walter Tesauro, che ha voluto sottolineare «quanto sia importante sostenere progetti di questo tipo, capaci di unire cultura, tradizione e identità cittadina. Questa operazione – ha dichiarato – dimostra ancora una volta l’attenzione dell’amministrazione comunale nei confronti delle iniziative culturali, che rappresentano la base stessa della nostra identità. Lo avevamo già fatto in occasione della Settimana Santa 2025, magistralmente organizzata dall’assessore Petrantoni, e continuiamo su questa linea di valorizzazione. Il Varicedde Corner Salvatore Capizzi sarà un vero e proprio presidio di promozione della nostra Settimana Santa nel cuore del centro storico».
Il chiosco prenderà il nome di “Varicedde Corner Salvatore Capizzi”, in omaggio al maestro scultore Salvatore Capizzi, autore della maggior parte delle 19 Varicedde che sfilano durante la processione del Mercoledì Santo sera. Lo stesso nome era già stato attribuito, anni fa, alla sala espositiva di via Palermo, sede storica dell’associazione.
L’inaugurazione è fissata per domenica 9 novembre alle ore 17:30, accompagnata dalle note della Banda musicale “Albicocco”.
Seguirà un secondo appuntamento mercoledì 12 novembre alle ore 18, con un flash mob musicale a cura dell’Associazione Sinfonie, diretta dal maestro Raimondo Capizzi, organizzato in collaborazione con l’assessorato all’Identità.
L’evento sarà un omaggio ai Carusi di Gessolungo, in occasione dell’anniversario della tragedia mineraria del 12 novembre 1881, quando un’esplosione di grisù nella miniera di zolfo di Gessolungo, alle porte di Caltanissetta, causò la morte di 65 minatori, tra cui 19 giovanissimi “carusi”. Un dramma scolpito nella memoria collettiva, che continua a rappresentare una delle pagine più dolorose e simboliche della storia nissena.
Due appuntamenti che uniscono arte, fede e identità, e che confermano il costante impegno dell’Associazione Piccoli Gruppi Sacri nel promuovere la cultura e la bellezza del centro storico di Caltanissetta.
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