“La manifestazione organizzata dalla sinistra a Messina contro la costruzione del Ponte ha mostrato, senza ombra di dubbio, un’opposizione non al passo coi tempi: anacronistica, retrograda e opportunista. Un’opposizione che non sostiene uno sviluppo coerente del territorio, tantomeno della Sicilia.
Ancorata a concezioni vetero-comuniste, continua ad addurre mille problematiche che, nella realtà, non esistono.
Il Ponte sullo Stretto è l’infrastruttura più studiata degli ultimi cent’anni e tutti i possibili rischi sono stati valutati e superati.
Sarebbe il nuovo “stupor mundi”, l’opera più grandiosa del terzo millennio, capace di portare lustro, benessere e lavoro a migliaia di lavoratori.
I turisti arriverebbero da tutto il mondo per ammirarlo.
I benefici sarebbero molteplici: il Ponte rappresenterebbe il vero trait d’union con l’Europa, ricongiungendo la Sicilia al resto del continente.
Aprirebbe orizzonti vastissimi e permetterebbe finalmente all’isola di aspirare al ruolo di piattaforma logistica e capitale del Mediterraneo.
Ricordiamo che le infrastrutture non sono alternative tra loro, ma costituiscono un insieme di opere complementari e necessarie allo sviluppo. Non serve a nulla il Ponte senza l’alta velocità, e a nulla serve l’alta velocità senza il Ponte.
La sinistra sta dimostrando di non essere al passo coi tempi e, purtroppo, continua a perdere terreno.
Da uomo di sinistra, mi dispiace constatare che oggi debba essere il più leghista dei leghisti a promuovere il Ponte: proprio colui che un tempo inneggiava all’Etna affinché distruggesse la Sicilia.
Salvatore Giunta – I Circoli della Società Civile”
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