La busta paga scende per i lavoratori piemontesi: aumenta l’Irpef regionale e si abbassano così gli stipendi
Il risultato sarà una riduzione in busta paga, con stipendi più bassi dal prossimo anno. Parliamo delle conseguenze dell’approvazione dell’assestamento di bilancio in Regione Piemonte: la manovra della giunta guidata da Alberto Cirio porterà infatti a un aumento delle addizionali Irpef per i redditi fino ai 50mila euro.
Questo vuol dire che gli stipendi dei lavoratori dipendenti piemontesi saranno più bassi dal prossimo anno. Ma non per tutti, perché l’incremento riguarda solamente chi guadagna meno, ovvero sotto i 50mila euro.
Busta paga più bassa dal 2026, le nuove aliquote Irpef
Per il 2026 e il 2027 viene quindi prevista, in Piemonte, l’applicazione di una maggiorazione dell’aliquota addizionale regionale che sarà: dello 0,55% per i redditi tra 15mila e 28mila euro e dello 0,56% per i redditi tra 28mila e 50mila euro.
Vengono comunque previste delle detrazioni. Che saranno di 100 euro per ogni figlio in caso di più di due figli a carico. E di 500 euro per ogni figlio per chi ha figli a carico portatori di handicap. Nel 2028, poi, è attesa una rimodulazione delle aliquote Irpef, passando da quattro a tre scaglioni a livello regionale.
Per chi scendono gli stipendi e perché
La spiegazione di Cirio è che l’intervento è stato necessario per compensare i minori trasferimenti statali per circa 150 milioni. In particolare, il calo delle entrate è dovuto alla rimodulazione degli scaglioni Irpef nazionali (passati da quattro a tre) voluta dal governo Meloni.
Cirio ha spiegato che con questa manovra non ci saranno aggravi per il 21% dei piemontesi, mentre il 50,5% di loro pagherà mediamente 33 euro in più l’anno. Ma per gli altri gli aumenti di tasse varranno circa 100 euro l’anno. Nessun aumento, invece, per lo scaglione più alto, sopra i 50mila euro: Cirio ha precisato che non è possibile per legge, perché pagano già il massimo. Infine, il presidente della Regione Piemonte ha sottolineato che le nuove aliquote che entreranno in vigore nel 2028 permetteranno di risparmiare una cifra che farà riassorbire quanto versato in più.
Fonte LANOTIZIAGIORNALE .IT di Stefano Rizzuti
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