Insomma il classico “spogliare San Pietro, per vestire San Paolo”
Non ci resta che sperare nelle piogge. E quanto sia augurano i sindaci dell’ennese ai quali era stato garantito appena 24 ore prima, sempre dalla Cabina di regia, che i prelievi
dell’Ancipa sarebbero stati riservati solo a loro.
La considerano una marcia indietro, rispetto al giorno prima quando i cinque sindaci insieme all deputato Venezia si erano incatenati nella sede della Protezione civile.
Una risultato che in realtà appariva già portato a casa.
Ma Sicilacque ha spiegato che servono sette giorni per completare i lavori sull’acquedotto Blufi che servirà i Comuni di Caltanissetta e Enna. Escluderli significava portare la turnazione a 12 giorni, troppi per oltre 80 mila persone ed anche con il rischio di ordine pubblico. Se da un lato accontenta i comuni del nisseno è una doccia fredda invece per Troina, Nicosia, Cerami, Sperlinga e Gagliano.
“Le rassicurazioni e le indicazioni avute saranno disattese”, dice Silvestro Chiovetta sindaco di Cerami che aggiunge “è un’azione che ci penalizza e non basta dire che ci compenseranno con l’accumulo di future piogge perchè di questo non c’è alcuna certezza”.
Per manifestare il dissenso questa mattina ci sarèùà un sit-in davanti il potabilizzatore dell’Ancipa alla presenza delle comunità dei cinque comuni ennesi contrariate da quanto sta accadendo.
Cosi da oggi verrà fatto un prelievo di 10 mila mc, sei in più rispetto a quelli annunciati il giorno prima e che aveva fatto tirare un sospiro di sollievo ai sindaci dei cinque comuni ennesi che adesso devono rivedere i piani e sperare davvero che piova abbondantemente perchè con questo nuovo provvedimento si ridurrà ulteriormente il quantitativo di acqua a disposizione e che fino a ieri si ipotizzava potesse loro garantire una erogazione fino a meta gennaio.
Adesso temono che non si arrivi a Capodanno.
Ad Enna, intanto, il Comitato Senz’acqua Enna e tornato a chiedere un incontro al Procuratore della Repubblica, anche per conoscere i passi svolti a seguito della presentazione dell’esposto nelle scorse settimane.
Intanto questa è la situazione degli invasi e delle dighe al 1° Novembre
