Nei paesi “civili” l’acqua non manca mai, figuriamoci durante le feste
In Sicilia, nonostante si continui a parlare di siccità, molti cittadini siciliani non conoscono sulla propria pelle il significare reale, avendo l’acqua h 24 o con turni che ai nisseni farebbero stappare lo champagne.
Palermo, notizia di alcuni giorni fa, avrà una regolare distribuzione idrica durante le festività natalizie, che si sa essere quelle dove ci si riunisce con amici e parenti, per mangiare, giocare a carte o semplicemente per il piacere di incontrasi, con la conseguenza che il consumo idrico aumenta.
Stessa cosa avviene in altre città, dove in tutti questi mesi non hanno avuto alcun problema, neanche ad agosto.
I nisseni, per queste feste, devono sperare invece di essere invitati e non dover invitare.
Con una turnazione, adesso, ogni 5 giorni, si spera senza imprevisti, e tranne i fortunati che continuano da sempre a riceverla anche più volte a settimana, organizzare una serata durante queste festività diventa un problema.
Il problema non è la fatica o i costi, bensì l’acqua.
A Enna, che sanno cosa vuol dire crisi idrica, adesso sono passati ad una turnazione ogni 4 giorni, non è il massimo, ma con i tempi che corrono è un buon traguardo.
Ma non si accontentano, come invece accade a Caltanissetta, ma addirittura rilanciano.
Il comitato per l’acqua si è rivolto al sindaco, ma principalmente al gestore idrico, chiedendo che, nelle giornate del 24 e del 25 dicembre ed ancora del 31 dicembre e del primo di gennaio, ci sia un’erogazione ininterrotta.
La mancata risposta della società li ha però fatto irritare, perchè loro, come è giusto che sia, si irritano, e i componenti del Comitato lamentano “l’atteggiamento di chiusura alla comunicazione al pubblico e ad una seria e collaborativa interlocuzione con il Comitato, cosa che sarebbe dovuta succedere, vista la situazione critica che affligge la nostra comunità ormai da mesi”.
Noi comprendiamo bene cosa vuol dire “chiusura alla comunicazione al pubblico e ad una seria e collaborativa interlocuzione”. Da noi non solo non si comunica ma non si risponde neanche a chi suggerisce soluzioni alternative.
Ma il comitato ennese va oltre e rilancia anche il tema del caro bollette idriche, cosa da noi caduta nel dimenticatoio, nonostante i tanti disservizi e i costi aggiuntive che molte famiglia hanno e sostengono per autobotti e pulizie dei recipienti, considerato che ormai ai tre numeri di telefono non rispondono più da tempo.
Da loro si è aperto un contenzioso e dichiarano: “Avvieremo, inoltre, tutte le iniziative giudiziarie civilistiche volte a tutelare i cittadini da una fatturazione la più alta d’Italia ma con una resa del servizio che…fa acqua da tutte le parti”.
Enna, è innegabile dirlo, ha sempre dimostrato di farsi rispettare, i loro politici sono da sempre stati più incisivi nel favorire il territorio dove sono stati eletti, lo hanno dimostrato ultimamente quando sindaci e onorevoli, per difendere i cittadini, pur rischiando denunce, hanno occupato e chiuso i rubinetti dell’Ancipa, poi riaperti dalla cabina di regia regionale.
Anche su Università e Sanità, hanno e ottengono risultati migliori di quelli nisseni, ma questo è un altro discorso.
Adesso per evitare di rimanere sempre a guardare l’erba, più verde, del vicino, rimanendo sempre gli ultimi, perchè la nostra politica locale non fa un bel regalo ai nisseni cercando di far erogare, almeno in quei giorni, l’acqua ininterrottamente ?
Oggi, visto che viene a farci visita il presidente Schifani, perchè non gli si chiede di contribuire a fare questo regalo ai nisseni ?
Tra pozzi e Ancipa e uno sforzo maggiore, probabilmente far questo regalo alla città male non sarebbe, conoscendo i nisseni, dimenticherebbero le tante cose di cui si lamentano e, passando le feste senza stress, a gennaio sarebbero molto più rilassati.
Questa sollecitazione, si spera la leggono e la facciano propria anche tutti coloro che in questi mesi hanno fondato comitati e associazioni, organizzano sit in, incontri e manifestazioni, dimostrando, a differenza di altri, di volersi impegnare in questa “battaglia” di civiltà, ma che ultimamente sembrano essersi silenziati, arresi, si spera mai, rasseganti, o lasciati ammaliare o peggio intimorire.
Siccome la tempra e il carattere forte di certi nissene e nisseni, non di tutti, in questi mesi è venuta fuori, siamo certi che si tornerà su questi temi, sperando che anche la politica si schieri al fianco dei cittadini e che non si lasci “ammaliare” da chi sta più in alto, trascinandosi dietro anche alcuni cittadini, che forse hanno ben creduto che farsi notare in questi mesi, possa dal loro punteggi per un futuro, forse anche in politica. Ad Maiora
