Era il 29 Novembre 2024 quando sul sito del comune di Caltanissetta si leggeva: “Il sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro e gli assessori Giovanna Candura, Guido Delpopolo, Pierpaolo Olivo, Ermanno Pasqualino, Salvatore Petrantoni mercoledì 27 Novembre hanno incontrato il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè e l’amministratore del Distretto Turistico della Valle dei Templi (DMO) Fabrizio La Gaipa per offrire la loro disponibilità per pianificare attività e iniziative che possano coinvolgere le due città capoluogo di Provincia.
La sinergia, in particolare, è orientata a creare un tavolo tecnico per calendarizzare delle attività che possano essere messe in atto durante il 2025, anno in cui Agrigento è stata nominata Capitale Italiana della Cultura.
La Provincia, che con il suo ricco patrimonio storico e culturale sarà certamente capace di affascinare i turisti che arriveranno per visitarla, può arricchire la sua offerta turistica e di servizi estendendo il raggio di azione anche abbracciando il territori di Caltanissetta.
“Abbiamo voluto incontrare l’amministrazione di Agrigento per manifestare la nostra disponibilità e sottolineare come un progetto diffuso possa offrire un’ulteriore spinta per tutti i visitatori – ha commentato il sindaco Walter Tesauro -. I nostri operatori turistici, con le proprie strutture, possono garantire una maggiore disponibilità per i pernottamenti e offrire esperienze culinarie, culturali e sensoriali”.
E il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, ha affermato: “L’incontro col sindaco Tesauro e i suoi assessori si è rivelato costruttivo e proficuo. Lavorare insieme, sulla base di una sinergia e una visione comune, è fondamentale affinché le Province di Agrigento e Caltanissetta possano delineare una strategia condivisa che valorizzi ulteriormente il ricco patrimonio che possiedono.”
L’amministrazione di Agrigento si è resa a disposizione per organizzare un tavolo tecnico e valutare eventuali forme di collaborazione.
Si tratta di una preziosa comunione d’intenti, che favorirà l’economia di tutto il territorio del Centro – Sud della Sicilia, animando intense sinergie e collaborazioni commerciali che potrebbero consolidarsi come funzionali anche nel futuro. E’ un progetto che mira a infondere una cultura d’impresa che potenzi il turismo nella sua totalità valorizzando le eccellenze locali e garantendo al visitatore un’esperienza completa e soddisfacente”
Fin qui il comunicato di novembre, oggi apprendiamo che Agrigento accoglie e saluta l’avvento della primavera con la kermesse più attesa dell’anno, che celebra la fioritura precoce dei mandorli nella Valle dei Templi e i valori della pace e della fratellanza tra i popoli, mai attuali come adesso.
Al via la 77° edizione del Mandorlo in Fiore, che si svolgerà dall’8 al 16 marzo, tra folklore, danze, musica, canti, spettacoli, concerti, sfilate, animazione, intrattenimento, mercatini dell’artigianato e di enogastronomia. E’ un programma intenso e ricco di iniziative, tante emozioni che valorizzeranno la Capitale Italiana della Cultura 2025.
Ma nel programma, allegato sotto, anche in virtù di quella tanto auspicata collaborazione, anche in considerazione della disponibilità data “per pianificare attività e iniziative che possano coinvolgere le due città capoluogo di Provincia” e per “creare un tavolo tecnico per calendarizzare delle attività che possano essere messe in atto durante il 2025, anno in cui Agrigento è stata nominata Capitale Italiana della Cultura” non vi è alcune traccia di partecipazione e nulla è dato sapere del “tavolo tecnico“.
Una cosa è certa Agrigento rifiorisce, Caltanissetta semina, sperando che prima o poi qualche seme germogli.
Ad Maiora
Il programma del 77° Mandorlo in fiore- Sagra della primavera
