Caltanissetta è sempre più assetata e abbandonata.
Ad onor del vero il Presidente della Ragione Schifani ed il Ministro Musumeci, da quello che leggiamo, si stanno occupando crisi idrica, fiumi di parole e di denari, ma nessun risultato, almeno per quello che ci è dato a vedere.
In città, mentre i nisseni sono disperati, sui social o sui giornali si leggono di continui disagi e disservizi, la politica cittadina, ad eccezione di parte dell’opposizione, manca quel che rimane del M5S, come anche la deputazione regionale e nazionale, tace insieme alla schiera dei loro amici, che avendoli votati, adesso non proferiscono parola, forse perchè pentiti o per non disturbarli.
Cittadini che si sentono abbandonati e costretti a sottostare passivamente alle decisioni di Caltaqua, che a dir suo fa tutto nel migliore dei modi ed anzi di più.
Silenzio assoluto sulla non equa distribuzione, silenzio sulla torbidità dell’acqua, silenzio su le tante famiglie che non ricevono l’erogazione da mesi, molte con anziani, malati, disabili, mentre stride il vedere video con grosse perdite del prezioso liquido.
Ma anche questi video passano inosservati.
A questo punto ai cittadini non è rimasto che il “fai da te”.
Pur non essendo il proprio “mestiere”, né di loro competenza, alcuni cittadini, hanno organizzato Sit In, raccolta firme, fatto Pec, esposti etc.., ma nulla o poco, troppo poco, si è smosso, tutte azioni di competenza dei rappresentanti politici, che solo pochi mesi fa si sono proposti alla città e fatti eleggere.
Visto il perdurare della situazione ed muro di gomma, dei “pazzi”, nel tentativo di far sobbalzare qualcuno dalla sedia, almeno per salvare la faccia, hanno anche varcato i confini locali coinvolgendo TV nazionali e internazionali.
Molti articoli e servizi sono già andati in onda, altri lo faranno a breve, ma, nonostante questi tentativi, il silenzio è assordante.
Quel che da maggior fastidio è che, pur capendo che la crisi idrica non è colpa di chi amministra da pochi mesi, è che non si danno informazioni, non si danno spiegazioni, rassicurazioni, sugli interventi, fatti o da fare, ma forse ne hanno da dare.
Alcuni dei più sfegatati sostenitori, per appartenenza politica, amicizia o interessi vari, per distrarre l’attenzione dai loro “amici” e per attaccare chi invece cerca di stimolare, accusano alcuni cittadini di star dando della città una cattiva immagine.
Ma sono solo questi “supporters” ad amare questa città, sono solo loro ad infastidirsi quando qualcuno parla male di Caltanissetta ?
E chi ci mette faccia ed impegno, lo fa forse per il puro piacere di denigrare o partito preso ?
Dovrebbe capire che se si portano avanti queste azioni, facendo grossi sacrifici fisici e mentali, è sol perchè insieme a tanti altri stanno vivendo una situazione drammaticamente assurda, situazione che probabilmente stanno vivendo anche loro, ma che evitano di manifestare e lamentarsene perchè dovrebbero criticare gli amici che hanno votato e che oggi difendono scaricando ad altri le responsabilità.
Ma questo, come qualcuno la definisce è la “nissenità”, in una città dove manca il senso della collettività e si preferisce guardare al proprio tornaconto…“cu mi duna u pani” u chiamu papà”
Ma la verità di questo atteggiamento è soltanto una, amara e ridicola nello stesso tempo.
Amara perchè non si può non constatare che i silenzi o le accuse sono dovute al fatto che, a tutti i livelli, comunale, regionale e nazionale, comanda il partito di loro appartenenza, rapporti tanto decantati in campagna elettorale che “ci avrebbero consentito di risolvere le tante problematiche nissene”.
Ridicola, perchè se a vincere, fossero stati altri, altro che Sit In, raccolta firme e tutto il resto, nessuno osa immaginare cosa sarebbe potuto succedere.
I cittadini “lamentosi”, hanno fatto più del loro dovere, potrebbero andare avanti intraprendendo un’azione di classe,disciplinata dall’art. 140-bis del Codice del Consumo, “azione di classe che individua uno strumento generale di tutela dei diritti dei consumatori che consente la trattazione in un unico procedimento di più domande di risarcimento connesse a uno stesso illecito lesivo di una pluralità di posizioni soggettive”.
Azione introdotta nel nostro ordinamento, con la denominazione di “Azione risarcitoria collettiva”, dalla Legge Finanziaria per il 2008 (legge 24 dicembre 2007, n. 244, articolo 2, commi 445-449).
Ma ci sono molte difficoltà applicative e operative che molti normali cittadini non sono in grado di portare avanti, si correrebbe il rischio di un effetto boomerang.
Ecco perchè serve che la politica locale, possibilmente tutta, si attivi in difesa dei cittadini.
I “lamentosi”, non si arrenderanno di certo e affiancheranno chiunque intenderà farsene carico, avendo le giuste competenze.
Meglio sarebbe se a farlo fosse la politica tutta, indipendentemente dal colore politico, sia esso nero, rosso, azzurro o bianco, in considerazione anche del fatto che in un consiglio comunale si disse che si sarebbe tirato fuori il contratto con Caltaqua, sarebbe stato esaminato punto per punto, per capire se ci sono termini da far rispettare e punti da contestare al gestore, arrivando anche alla sua rescissione.
Domanda lecita: Si è fatto qualcosa anche su questo?
Agosto è finito, come penso anche le ferie, per chi le ha fatte.
Ci aspetta un autunno “caldo e secco”. che non fa di certo ben sperare, considerando anche che a breve riapriranno le scuole, con, dove ci sono, anche le mense.
Non c’è più un solo minuto da perdere, la situazione è ai limiti, datevi una mossa. Ad Maiora