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Bilancio Ue, von der Leyen presenta proposta: “2mila miliardi per una nuova era”

Last updated: 17/07/2025 6:25
By Redazione 118 Views 10 Min Read
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La presidente della Commissione Ue presenta la proposta per il 2028-2034. La polemica in commissione Bilancio: “Più informazioni a stampa che a noi”

Contents
La polemica in Ue: “Più informazioni alla stampa che a noi”Si precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha presentato oggi la proposta da 2mila miliardi di dollari per il quadro finanziario pluriennale, il bilancio Ue per il periodo 2028-2034, adottata stamane dall’esecutivo Ue.

“Oggi il Collegio ha adottato la proposta della Commissione sul quadro finanziario pluriennale, il bilancio per il periodo 2028-2034. Si tratta di un bilancio da 2.000 miliardi di dollari per una nuova era“, ha spiegato.

Questa proposta di bilancio, prosegue von der Leyen, “corrisponde all’ambizione dell’Europa, affronta le sfide europee e rafforza la nostra indipendenza”. È “più grande, più intelligente e più incisiva” in modo che possa “offrire risultati per i nostri cittadini, le nostre imprese, i nostri partner e il nostro futuro”, ed è anche “il più ambizioso mai proposto”, pur essendo “più strategico, più flessibile, più trasparente”.

Grazie a questa proposta, l’Ue potrà investire di più nella capacità di risposta e nella propria indipendenza, aggiunge la presidente della Commissione, puntualizzando che “i contributi degli Stati membri al bilancio dell’Ue resteranno costanti, dato che proponiamo un salto di qualità nelle nuove risorse proprie”, ossia i fondi che l’esecutivo intende convogliare autonomamente con balzelli iper-settoriali.

“Stiamo anche triplicando gli investimenti nella gestione delle migrazioni e delle frontiere, perché le frontiere europee sono una responsabilità condivisa. Stiamo triplicando i fondi di solidarietà, così da poter agire rapidamente e con decisione quando si verificano disastri”, ha detto ancora von der Leyen.

La novità principale della proposta consiste nell’accorpamento di diversi fondi in “piani di partenariato” che ogni Stato membro “sviluppa secondo le priorità europee, integrando i fondi diversi in modo più efficiente”, spiega. “Oggi spesso vediamo diversi fondi sovrapporsi per uno stesso obiettivo, ma con criteri, tempistiche e requisiti diversi. È difficilissimo trovare, tra questi diversi fondi, quello giusto per ogni esigenza. Questa ridondanza porta a uno spreco di potenziale che non riusciamo a sbloccare per le regioni e gli Stati membri”.

“Al cuore di questi piani di partenariato restano l’agricoltura e la coesione. Sono i pilastri centrali della solidarietà europea e degli investimenti nel modello europeo. Ad esempio, stiamo preservando 300 miliardi di euro per il sostegno al reddito degli agricoltori. Questo include una riserva agricola raddoppiata, così che le condizioni di vita dei nostri agricoltori siano protette”, continua von der Leyen.

Il fulcro del primo pilastro del piano sono i piani di partenariato nazionali e regionali, una voce di spesa da 865 miliardi di euro su 2 mila miliardi complessivi, spiega ancora. Si tratta di un accorpamento di una serie di fondi cruciali, tra cui quello della Politica agricola comune, temuto da diverse parti politiche nel Parlamento europeo, che paventano una riduzione delle risorse destinate agli agricoltori. Ma quei fondi “funzionano per lo più come compartimenti stagni, poco collegati fra loro” e “possano lavorare insieme e integrarsi di più, così che l’obiettivo europeo sia meglio realizzato sul territorio”, dice la presidente dell’esecutivo Ue.

“In tema di coesione, stiamo preservando per le regioni meno sviluppate almeno 218 miliardi di euro“, aggiunge von der Leyen, spiegando che i piani di partenariato nazionali e regionali proposti dalla Commissione forniscono anche le risorse finanziarie per le politiche sociali. “Qui, per la prima volta, c’è un obiettivo di spesa sociale al 14%, adottato come principio generale. E, sempre per la prima volta, monitoreremo i finanziamenti sociali su tutto il Qfp”, spiega.

Il secondo grande blocco della proposta della Commissione per il quadro finanziario pluriennale è il “Fondo per la competitività”, che “sarà proposto con una dotazione di 410 miliardi di euro, perché riteniamo essenziale sostenere le tecnologie strategiche del domani”, ha detto ancora.

“Questo fondo raddoppierà Horizon Europe, già oggi un grande programma internazionale e il più conosciuto al mondo per scienza e ricerca”, spiega von der Leyen.

“Quintuplicheremo gli investimenti nel digitale, per costruire un ecosistema sicuro e innovativo. Daremmo una spinta importante al clean tech, alla bioeconomia e alla decarbonizzazione, con risorse Ue moltiplicate per sei. Ci sarà poi un obiettivo di spesa climatica e biodiversità del 35%, vale a dire circa 700 miliardi di euro destinati ai sei obiettivi ambientali dell’Ue”, prosegue. Ci sono elementi che permetteranno di rafforzare le catene di approvvigionamento Ue, potenziare l’innovazione e guidare la corsa globale alle tecnologie pulite e intelligenti, continua la presidente dell’esecutivo Ue.

In sintesi, aggiunge, il Fondo per la competitività “è la risposta all’appello di Mario Draghi e Enrico Letta sulla necessità di una base industriale forte e di un mercato unico integrato”. Presenti 131 miliardi di euro per difesa e spazio, “cinque volte il livello attuale, perché la sicurezza è una priorità per cittadini e governi e rafforzerà la nostra base industriale e le nostre capacità”.

Previsto anche un raddoppiamento della voce di spesa relativa ai trasporti e una decuplicazione di quella per la mobilità militare, “in modo che le forze armate si possano muovere meglio e più rapidamente”, nonché un aumento di cinque volte dei fondi allocati per l’infrastruttura energetica e un potenziamento di quelli in cybersicurezza e infrastrutture dual use.

Nella proposta della Commissione Ue sono previsti 100 miliardi per l’Ucraina, spiega ancora la presidente. “Il fondo di ricostruzione Ukraine Facility era stato riempito con 50 miliardi, ora suggeriamo altri 100 miliardi per sostenere la ripresa, la resilienza e il percorso verso l’adesione Ue”, spiega, ricordando che se ci sarà un allargamento, come sempre, il Qfp “sarà rivisto in base alle dimensioni e necessità del nuovo Paese membro”.

Il piano da 2 mila miliardi prevede uno strumento da 200 miliardi di euro che von der Leyen chiama “Global Europe” e descrive come “un aumento del 75% per sostenere le nostre responsabilità globali. Riuniamo Global Gateway, aiuti umanitari, partnership strategiche, e, punto cruciale, il supporto all’allargamento”, spiega.

L’allargamento è “una priorità chiave: non solo un obiettivo politico, ma un investimento strategico nella stabilità e prosperità europea. Per questo apriamo tutto il pacchetto di strumenti Global Europe ai Paesi candidati. Non solo assistenza tecnica, ma anche sostegno alle riforme e investimenti”, evidenzia la presidente dell’esecutivo Ue.

“Il rispetto dello stato di diritto è una condizione essenziale per tutti i finanziamenti Ue. Con il prossimo quadro finanziario pluriennale andiamo oltre: i piani di partenariato renderanno lo Stato di diritto e i diritti fondamentali una condizione per gli investimenti e un punto centrale nelle riforme”, afferma ancora von der Leyen.

Nel caso dei requisiti relativi allo stato di diritto, “la condizionalità sarà intelligente: assicureremo una gestione responsabile e piena trasparenza con forti garanzie, condizioni chiare e i giusti incentivi. Questo serve direttamente i cittadini”, assicura.

La polemica in Ue: “Più informazioni alla stampa che a noi”

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen “sta parlando alla stampa ora e sta dando più informazioni di quelle che abbiamo noi qui”, sottolinea intanto il presidente della commissione Bilancio del Parlamento Europeo Johan van Overtveldt, durante l’audizione del commissario al Bilancio Piotr Serafin, facendo presente che l’esecutivo Ue si era impegnato ad informare in prima battuta il Parlamento, cosa che non sta accadendo, anche a causa della modalità, caotica e piena di sovrapposizioni, con cui la Commissione ha deciso di comunicare la proposta sull’Mff 2028-34. L’osservazione di van Overtveldt (N-Va, Belgio, gruppo Ecr) è stata applaudita in sala.

Fonte Adnkronos

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