Che il comunicato diffuso ieri dai consiglieri di opposizione del consiglio provinciale, i quali dichiaravano “Presidente e cinque consiglieri di maggioranza disertano la seduta in prima e seconda convocazione sebbene chiusi in riunione, nella stanza del presidente, dalle prime ore del pomeriggio”, potesse avere qualcosa di serio e preoccupante, lo si era capito sin da subito e il fatto che non sia potuto tenere il consiglio, lo dimostra.
Da quello che si apprende dovrebbero essere otto in totale i soggetti esterni all’ente, in controtendenza anche alle indicazioni della Regionali in cui un assessore ne può avere solo due.
Al momento sono in due ed in servizio gratuitamente, esattamente sono l’ex consigliere provinciale Giuseppe Anzalone, segretario particolare dell’on Michele Mancuso, e l’ex sindaco di Sommatino Lorenzo Tricoli, entrambi hanno il posto auto riservato all’interno del cortile del Palazzo.
Per i componenti di staff e prevista, come sostenuto dai consiglieri di opposizione, una spesa annua complessiva pari a € 226.452,30 per i sei mesi restanti del 2025, € 429.060,84 per il 2026 e 429.060,84 per il 2027.
Ciò equivarrebbe, se suddivisa equamente per otto, una media annua di quasi 53 mila euro a persona, circa 4.500 euro al mese, tasse e contributi a parte.
Alcuni nomi dei componenti di staff circolano ormai da settimane e Tesauro mercoledì pomeriggio ha chiamato i suoi per la presentazione del suo progetto.
I ben informati riferiscono che tra i consiglieri presenti all’incontro, durato fino a tarda sera, c’erano anche Filippo Balbo, che è stato eletto con la corrente Mpa, e Gianluca Bruzzaniti di Fratelli d’Italia, oltre a Gianluca Miccichè, Rosario Sorce e Salvatore Sardella.
Balbo e Bruzzaniti pare siano rimasti delusi nel non vedersi essere ricambiati da Tesauro, dopo il sostegno ricevuto per la sua elezione alla Provincia, dando alle loro formazioni politiche, o a loro vicine, gli assessorati più volte “chiesti” al Comune, una su tutte l’assessorato all’avv.Licata che lascia anche nel limbo i due consiglieri, al momento ancora in opposizione, Cancelleri e Bellavia.
Ciò ha creato malumori e sta diventando un motivo di scontro in consiglio provinciale, non caso i cinque consiglieri di maggioranza, sono rimasti nella stanza di Tesauro per la discussione e il Consiglio provinciale non si è potuto tenere.
Questo episodio ha dato voce all’opposizione che nel loro comunicato sostengono che “il primo atto politico che il presidente Tesauro porta all’approvazione del consiglio provinciale evidenzia che neanche la sua maggioranza ne condivida l’impostazione e la sua approvazione, al punto da disertare la seduta consiliare”.
“Siamo basiti, continua il comunicato di ieri, dalla proposta avanzata dal presidente Tesauro al consiglio provinciale: l’ente e carente di moltissime figure tecniche, amministrative, dirigenziali e operative, i concorsi pubblici già banditi e pronti per essere espletati, sospesi prima delle elezioni, non sono stati ancora riattivati, e il primo e unico pensiero del presidente Tesauro e organizzare il suo ufficio staff con ben otto figure strapagate in beffa alle tante esigenze ed urgenze degli altri settori del libero Consorzio. Avremmo voluto discutere ed affrontare in Consiglio le tante ombre che caratterizzano le proposte avanzate da Tesauro, avere conferma sulle cifre eclatanti sottratte a diversi capitoli di spesa per foraggiare un ufficio di presidenza evidentemente sproporzionato nella sua composizione e nelle remunerazioni”, come hanno affermato ieri nel loro comunicato i consiglieri di opposizione Annalisa Petitto, Rosario Carapezza, Gioacchino Comparato, Antonio Cuvato e Basilio Martino.
Ma Tesauro prende tempo e non si decide a comunicare i nomi delle deleghe assessoriali.
Da aggiungere che Caltanissetta è l’unico ente in Sicilia a non avere ancora l’organismo collegiale nè la vicepresidenza, anche su questa figure solo ipotesi.
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